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TMW RADIO - Berruto: "Il primo pregiudizio verso gli psicologi nello sport viene dagli allenatori"

di Dimitri Conti

Mauro Berruto, ex ct dell'Italia di pallavolo, scrittore e giornalista, è intervenuto in diretta a Scanner, trasmissione di TMW Radio, affrontando il tema dell'intervento psicologico nel calcio: "Parto con una premessa non simpaticissima: il primo pregiudizio sta in tanti miei colleghi allenatori, che vedono persone occuparsi di quella sfera che è una delle componenti della prestazione sportiva. Che a ciascuna delle altre aree (fisico, tecnica e tattica) ci siano professionisti assegnati e a quella psicologica no, spiega il pregiudizio anche perché si pensa sia competenza ascrivibile all'allenatore. Dovrebbero essere questi a smorzare i pregiudizi, costruendo staff competenti pur mantenendo a sé il giudizio globale. Non solo negare ciò è una stupidaggine, ma proprio andare contro la letteratura scientifica e l'esperienza di tutti quanti noi. Quando un singolo poi mette a disposizione della squadra ciò che può dare, il beneficio è realmente di tutti. Persino negli sport individuali, la prestazione finale è solamente ciò che c'è di visibile rispetto alla parte sommersa dell'iceberg, che è la somma del lavoro di tante altre persone".

Se un allenatore parla di fragilità della squadra davanti ai media, che tipo di ritorno si ha?
"La mia idea vale sia per la parte di narrazione, che su un aspetto più tecnico dell'allenamento. Gli allenatori si dividono in due grandi scuole di pensiero: chi cerca continuamente punti deboli della propria squadra, orientato ossessivamente a questa ricerca, e chi invece enfatizza ed evidenzia i punti di forza, allenandoli più degli altri. Se sei concentrato solo sulle tue debolezze, però, nei momenti di fragilità hai solamente un ulteriore danno. Non è scontato però nemmeno saper riconoscere i propri punti forti, il primo punto è quello di definirli...".

Ascolta l'intervento integrale nel podcast di seguito!


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