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Rocca: "Figc? Rifiutai l'offerta di Tavecchio, ora vorrei un club"

di Marco Frattino

Attraverso le colonne del quotidiano Il Messaggero, l'allenatore Francesco Rocca ha affrontato diversi argomenti. Anche quello legato al suo addio alla Federazione, dopo tanti anni vissuti sulle panchine delle nazionali giovanili e come vice-allenatore della selezione maggiore. "Perché da quasi 3 anni è fuori dal calcio? Ho deciso io. Stop, rinunciando al rinnovo che mi proposero Tavecchio e Uva. Addio alla Federcalcio dopo più di 30 anni. Se sono d'accordo con mi la definisce scomodo? Ho sempre lavorato per gli altri. Cioè per fare esprimere al meglio il giocatore. E per far funzionare l'impresa che mi affida la gestione di un gruppo. Cioè fissando sempre un obiettivo", le sue parole. Rocca, adesso, ha una curiosità personale: "Allenare in un club. E' più facile che in nazionale. In azzurro ho sempre avuto poco tempo. E accogli giocatori che non sono i tuoi e che arrivano con preparazioni differenti. Se invece il tuo piano è annuale hai la possibilità di programmare e di dividere bene il lavoro".


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