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Dainelli: "Ho passato più tempo con Toni e Gilardino che con mia moglie"

di Patrick Iannarelli

Dario Dainelli ha appeso gli scarpini al chiodo dopo aver contribuito alla salvezza del Livorno. L'ex difensore, di Fiorentina e ChievoVerona tra le altre, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del suo futuro e della possibilità di rimanere nel calcio: "È un’opportunità, come allenatore o come dirigente non ho ancora ben chiarito con me stesso. Vorrò fare ciò che mi garantisca una gratificazione".

Tra i tanti temi toccati anche quello relativo all'importanza del calcio nella sua vita: "Cosa mi ha dato il calcio? La possibilità di conoscere persone nuove, ogni anno. La possibilità di aiutare il prossimo, di sostenere un gruppo, di sentirsi parte di una famiglia. Non ho fatto i conti, ma credo di aver passato più tempo con gente come Toni, Gilardino, Gobbi che con mia moglie".

Spazio anche ai motivi che hanno portato ormai l'ex difensore a smettere con il calcio: "Non per il fisico. Ma il calo della voglia di confrontarsi con gli avversari. Quando capisci che “devi violentarti”, significa che è il momento di smettere"


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