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22 febbraio 2010, Mourinho viene squalificato per 3 giornate dopo le manette a San Siro

di Andrea Losapio

Il 22 febbraio del 2010 Mourinho viene squalificato dal giudice sportivo. Non sarebbe una novità - né l'ultima volta - se non fosse per il gesto. Due giorni prima, a San Siro, si gioca Inter-Sampdoria, arbitra Tagliavento. Uno dal cartellino (molto) facile. Tanto che alla fine del primo tempo i nerazzurri si trovano addirittura in doppia inferiorità numerica per le espulsioni di Walter Samuel e Ramiro Cordoba per doppia ammonizione, a causa di interventi abbastanza violenti. Mourinho, in totale dissenso contro l'arbitro (anche qui, non una novità), decise di fare le manette a favore di telecamera, alzando ulteriormente la tensione. Fuori dal campo arrivò la squalifica di due giornate a Esteban Cambiasso - reo di avere cercato di dare un pugno a un giocatore della Samp - e Sulley Muntari, che insultò l'arbitro mentre usciva dal campo.

Mourinho per questo gesto prese tre giornate di squalifica e 40 mila euro di multa. "Per aver contestato apertamente l’operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando le manette: per aver inoltre, nell’intervallo, rivolto all’arbitro e agli assistenti espressioni ingiuriose e per avere, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale", si leggeva nel dispositivo.

Sull'accaduto arrivarono, poi, anche le spiegazioni di Moratti. "Le manette? Solo Josè conosce il significato del suo gesto, lui l’ha fatto e lui lo deve spiegare. Forse intendeva che vogliono fermarci".


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