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14 marzo 2000: Simone Inzaghi infila un poker all'Olympique Marsiglia. Poi gol di Boksic, 5-1

di Andrea Losapio

La Champions League 1999-2000 fu dolce, dolcissima per Simone Inzaghi, attuale tecnico dell'Inter. Ai tempi, però, era il centravanti della Lazio, arrivato per 30 miliardi dopo avere contribuito alla salvezza del Piacenza con 15 reti. Un attacco comunque pieno di talento con Roberto Mancini, Alex Boksic, Fabrizio Ravanelli e Marcelo Salas, dove Inzaghi riesce comunque a ritagliarsi uno spazio interessante, visto che diventa il migliore cannoniere di quella singola Champions. Fu aiutato però dalla serata straordinaria vissuta il 14 marzo del 2000, 23 anni fa esatti, quando all'Olimpico, di fronte, c'era l'Olympique Marsiglia.

La Lazio deve vincere per forza per cercare di andare avanti nella competizione, considerando che ci sono Chelsea e Feyenoord a quota 7 - che si affrontano - mentre i biancocelesti sono in ritardo di due lunghezze. Era il secondo gironcino di Champions, perché la formula prevedeva l'eliminazione diretta solamente dopo due gironi da 4. Inzaghi la sblocca subito dopo un tocco di Nedved in profondità, raddoppiando poi sul cross perfetto di Sergio Conceicao. Curiosità, oggi Inzaghi e Conceicao saranno rivali nella sfida fra Inter e Porto di Champions League. La tripletta arriva prima della fine del primo tempo, con un tocco da zero metri dopo un intervento del portiere marsigliese su Boksic.

La partita è già ampiamente in ghiaccio, ma arriva anche il quarto gol, nel secondo tempo. Anche stavolta il portiere è fuori causa e Inzaghi insacca senza particolari patemi d'animo. Sul finire della partita c'è anche spazio per il quinto gol di Alen Boksic. Inzaghi però rientra in un ristretto club di calciatori che hanno segnato quattro gol in una partita di Champions: Shevchenko, Prso, Van Nistelrooy, Messi, Gomis, Gomez, Lewandowski, Ibrahimovic e Haller.


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