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13 aprile 1997, l'Udinese in 10 batte 3-0 la Juventus al Delle Alpi. Gol di Bierhoff e Amoroso

di Andrea Losapio

Il 13 aprile del 1997, al Delle Alpi, si gioca Juventus-Udinese. I sabaudi sono campioni d'Europa, arriveranno in finale di Champions League e vinceranno lo Scudetto. I bianconeri invece si trovano dodicesimi in classifica, nonostante una formazione straordinaria che può puntare su un attacco incredibile come quello formato da Bierhoff e Amoroso. La sfida sembra indirizzata in partenza, figuriamoci quando al secondo minuto viene espulso il belga Regis Genaux, professione difensore. Udinese in dieci, Zaccheroni decide di sostituire Locatelli per Gargo e cercare di sfangarla in ogni modo. Helveg e Sergio diventano terzini a tutta fascia, passando al 3-4-2 dal 4-4-2.

È una mossa che cambia la storia dell'Udinese moderna. Perché con la difesa a tre si vedrà l'Udinese migliore dell'epoca Zaccheroni. Il modulo dà equilibrio alla squadra, lasciando ampio spazio alla fantasia di chi c'è davanti. Così i friulani passano in vantaggio sul finire del primo tempo, quando Bierhoff si frappone fra pallone e Ferrara, costringendo quest'ultimo al fallo da rigore. Amoroso, dagli undici metri, non si fa pregare nello spiazzare Peruzzi per l'1-0 che chiude la prima frazione.

Nella ripresa, con l'Udinese in 10 e la Juventus a testa bassa, ci si aspetta una gara a senso unico. Nei primi 17 minuti però capita di tutto: Sergio calibra perfettamente un cross per la testa di Bierhoff, abilissimo nel gioco aereo, mandando all'angolino per il raddoppio. La Juventus non si riprende, Amoroso fa il brasiliano e insacca il 3-0. Manca ancora un'eternità, visto che siamo al cinquantesimo: cinque minuti dopo c'è un rigore per la Juventus, traversa di Vieri. Tacchinardi vede rosso e riequilibra la partita in 10 contro 10, Zidane sbaglia un secondo rigore, ipnotizzato da Turci. Festa grande, insomma, in un pomeriggio dove va davvero tutto bene all'Udinese.


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