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...con Ezequiel Munoz

di Alessio Alaimo

“Ci alleniamo, seguo le indicazioni del preparatore atletico. La situazione è delicata, ma noi calciatori dobbiamo allenarci perché se stiamo fermi per un lungo periodo facciamo fatica”. Parla a TuttoMercatoWeb dall’Argentina il difensore del Lanus, ex di Palermo e Genoa, Ezequiel Munoz.

Com’è la situazione dalle sue parti?
“Non ci sono grandi numeri rispetto a quello che è successo in Italia o in Spagna. Piano piano cominciano ad aprire un po’ di negozi, la gente deve lavorare perché se non si muore di Coronavirus si muore di fame”.

Con il Lanus ha disputato una grande stagione.
“Sono davvero contento, dovevo riprendermi e ci sono riuscito. Ho giocato trenta partite, a livello individuale sono molto contento di quanto fatto”.

Ci pensa al ritorno in Italia?
“In Italia sono stato tanto tempo, sarebbe bello ritornare. Il desiderio c’è sempre. Magari in estate sarò un calciatore libero, a parametro zero, aspetto che la società decida ma questa è una situazione a mio favore. Con il mio agente abbiamo parlato, probabilmente il Lanus proverà a trattenermi. Ma la situazione economica qui non è facile”.

Palermo e Genoa due esperienze italiane della sua carriera. La più bella?
“Nessun dubbio: Palermo. Ma sono legato anche al Genoa. In rosanero all’inizio la gente non mi vedeva di buon occhio, poi sono riuscito ad impormi. Quando giocavo inizialmente facevo qualche errore e quindi i tifosi mi avevano preso di mira. Ma la partita del riscatto è stata quella contro il Lecce, rigore causato e poi gol. Da quel momento è iniziato il mio cammino”.

Il suo scopritore è Walter Sabatini. Chissà, magari in estate il Bologna chiama...
“Mi ha portato in Italia, gli devo tanto. Sarò sempre grato al Direttore. Chissà, nel calcio non sai mai dove puoi andare”.

Intanto in Italia c’è incertezza sulla ripresa del campionato. E il Ministro dello Sport non si capisce bene come la pensi. Un giorno pare voglia fermare il calcio, un altro giorno dice che proverà a far giocare il campionato...
“La situazione è complicata. Ma se non si gioca a calcio non si può giocare neanche in un altro modo. Se davvero pensa di non far ripartire il calcio sbaglia. La gente ha bisogno di guardare le partite, è lo sport più importante al mondo. Se non comincia il calcio non possono iniziare tanti altri sport”.

Anche in Argentina è stato chiesto ai calciatori di rinunciare a parte dello stipendio?
“Qualche club lo ha fatto, il Lanus non ancora. Ovviamente se passano i mesi e il campionato non inizia, da un momento all’altro ci chiederanno di tagliare lo stipendio”.

De La Vega uomo mercato. Ma è davvero così bravo?
“È fortissimo! Un calciatore importante, ha un grandissimo futuro”.

Le ha chiesto qualcosa sull’Italia?
“No. Credo che al momento le voci siano solo ipotesi. Se dovesse avere qualche opportunità credo che mi chiederebbe qualcosa sul campionato italiano. Ovviamente gliene parlerei molto bene”.

Da un argentino all’altro. All’Inter ha brillato Lautaro Martinez.
“A parte Messi, è il calciatore più forte dell’Argentina. È forte, veloce, fa gol. Normale che lo vogliano tante squadre, è un top”.

Meglio lui o Dybala?
“Sono diversi. Ho avuto la fortuna di giocare con Paulo. Farei fatica a decidere, sono due top. Calciatori importanti anche per la Nazionale”.


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