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Leonetti a Bianconeranews.it: "Federico Chiesa, trascinatore, leader, goleador e uomo"

di Redazione TMW
Fonte: Franco Leonetti per BIANCONERA News.it
Chiesa: 100 presenze, il contratto e la voglia di calcio moderno
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Uno dei simboli più amati dai tifosi, un top vero tornato agli splendori pre infortunio. Federico Chiesa è una componente basilare per la Juventus, lo era prima e, a maggior ragione, lo è ancor di più oggi, finalmente libero dal rodaggio post operatorio, scevro da vincoli mentali e timori, ordinari dopo tanto tempo di stop forzato. Il simbolo di Madama in questo momento, l’uomo che può imprimere strappi supremi alla partita, anche nel nuovo ruolo di punta, accanto al centravanti. Vederlo ricevere palla, ingobbirsi nella corsa, saltare come birilli i difensori, fiondando a rete, è una goduria per gli occhi e i cuori dei tifosi juventini: una delle poche certezze assolute di questa Juventus, almeno al momento. Lui sa sempre creare panico e scompiglio negli schieramenti che tentano di fermarlo, per impedirgli di prendersi la scena. Federico ha raggiunto le 100 presenze in bianconero nella gara vittoriosa con il Lecce, un traguardo considerevole che lo pone, in grande spolvero, al centro del progetto sempre più, con l’investitura ufficiale del direttore Giuntoli che lo ha definito come un calciatore che sta agguantando la leadership dello spogliatoio.

Molto bene così, visto che in questo istante storico di ricostruzione, i leader non abbondano nella rosa della Vecchia Signora. Chiesa, come da sue parole, si sente tale e non è lontanamente intimorito dall’indossare questa maglia e le responsabilità che ne conseguono; pronto, insomma per diventare un simbolo a lunga gittata della storia della Juve. E anche per questo motivo, oltre alle prestazioni maiuscole distillate in campo e ai gol segnati, 4 in sei partite, la società deve blindare il ragazzo, in scadenza di contratto nel 2025. I quadri dirigenziali Juventus devono agire proficuamente, tentando anche l’impossibile per trattenerlo, un top player che ha fatto, sta facendo e farà le fortune di una squadra che deve tornare, al più presto, nell’olimpo dei vincenti. La dirigenza è al lavoro, il tema sarà oggetto di colloqui e riflessioni nelle prossime settimane, ma il numero sette bianconero deve risultare la priorità in materia di rinnovi. Se hai un top europeo nelle tue fila, va assolutamente mantenuto a vita, o quasi. Federico, poi, sta affinando l’intesa naturale con Vlahovic, nata ai tempi della Fiorentina, il miglior viatico per plasmare una coppia gol che, in questo avvio di stagione, ha già messo a segno ben 8 reti complessive, dividendosi equamente le quote: 4 gol a testa. Un binomio la cui intesa è da perfezionare, sposando pienamente l’idea di calcio moderno che richiede Mister Allegri alla squadra, fatto di pressione alta, atteggiamento propositivo e velocità, come lo stesso Chiesa ha dichiarato nel post gara contro i salentini; il cambiamento nella Juve di quest’anno, anche se si è visto in alcune partite e in altre no, passa attraverso questo itinerario dogmatico.
La conferma che questa squadra ha un gruppo sano, solido, con obiettivi chiari, si evince dalle sue dichiarazioni ultime: “Siamo allineati con quello che dice il Mister, remiamo tutti nella stessa direzione, il quarto posto è l'obiettivo reale ma siamo la Juventus, dobbiamo stare agganciati alle prime posizioni e alla fine vedremo dove potremo arrivare”.

Ovvero, facciamo la Juve, quella vera, poi nel periodo topico dell’anno, se saremo competitivi e nelle posizioni alte della vetta, ce la giocheremo fino in fondo. Concetto chiarissimo e onesto per un gruppo che si sta ricostruendo per tornare ai vertici, senza proclami inutili. In sintesi, sono state accantonate le ruggini della passata stagione con l’allenatore, su disquisizioni tecniche, incentrate sugli atteggiamenti di squadra da adottare nei match, ora però servirà continuità di prestazioni e risultati per mantenere fede a parole e propositi, perché nel calcio si può anche filosofeggiare ma contano solo i fatti concreti.
Federico Chiesa, trascinatore, leader, goleador e uomo Juve, su di lui si basano le certezze su cui erigere una compagine che deve mostrare spirito e fame per ambire in alto, valorizzando al meglio gli uomini d’esperienza e aiutando a crescere, in tempi rapidi, una linea verde fatta di giovani di qualità, pronti a trovare la loro collocazione in bianconero. Il numero sette bianconero c’è, ora serve lavorare in campo e sulle scrivanie per conseguire risultati e blindare il suo contratto: lui è la pietra angolare su cui tracciare le coordinate del futuro di casa Juve.

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