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L'ex Berrettoni: "La Lazio non mi ha sorpreso, c'è l'alchimia giusta per restare in alto"

di Tommaso Bonan
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Emanuele Berrettoni, ex attaccante biancoceleste ed attuale direttore sportivo del Pordenone, è intervenuto ai microfoni di S.S.Lazio Agenzia Ufficiale. Di seguito le dichiarazioni riportate dal sito ufficiale del club:

Oggi compi 39 anni: a 20 debuttavi in Champions League con la Lazio, è passata una vita.
"Un'eternità. Sono stati venti anni di carriera belli ed intensi, fatti di tappe importanti. Con molti sacrifici e un po' di fortuna sono riuscito a realizzare il mio sogno da bambino. Ho avuto anche l'opportunità di giocare in una delle Lazio più forti di sempre, vivendo quell'esperienza con l'incoscienza di un giovane per evitare di farmi mangiare dalla pressione".

Dalla Primavera alla prima squadra, un salto non da poco.
"Ho avuto l'onore di potermi allenare con tanti campioni, mi hanno fatto crescere. C'erano tanti leader in quella squadra, ogni giorno imparavo qualcosa. Soprattutto da Nesta e Favalli: sono stati fondamentali, li ringrazierò per sempre".

Dal passato al presente: ti aspettavi una Lazio in lotta per lo scudetto?
"Assolutamente sì. Non ho mai avuto dubbi, lo dicevo da dicembre e molti mi prendevano per matto. La Lazio ha tutte le carte in regola, ti trascina a livello emotivo. C'è l'alchimia giusta tra allenatore, squadra, Società e tifosi. Grazie a questi fattori, nessun ostacolo è irraggiungibile".

Sorpreso nel vedere il tuo ex compagno Inzaghi in panchina?
"Venti anni fa non lo avrei mai immaginato in versione allenatore, è stato una piacevole sorpresa. Simone si è meritato tutto questo con la gavetta ed il duro lavoro. Bravo Lotito a confermarlo dopo le sue prime sette partite. Inzaghi ha fatto capire alla squadra cosa vuol dire giocare nella Lazio".

Domanda difficile, c'è qualche analogia tra questa e la tua Lazio?
"Dico proprio Inzaghi. Per il resto sono due squadre diverse, costruite con budget e tempi differenti. Questa è partita da lontano ed ha aggiunto ogni anno un nuovo tassello, migliorando sempre di più. Adesso ha grandi calciatori come Luis Alberto, Milinkovic e Immobile, ma merita una menzione speciale Caicedo: Felipe è sempre decisivo, sia partendo titolare che dalla panchina".

Saresti favorevole alla ripresa del campionato?
"Assolutamente favorevole. Bisogna ripartire, spero che il protocollo venga modificato e reso più flessibile. Andrebbe seguito il modello tedesco, che ci sta dimostrando quanto sia valido. Il lungo stop inciderà soprattutto sulla reattività dei calciatori, servirà una preparazione intelligente per riprendere subito la forma migliore".

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Domenica 5 Maggio 2024
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