7 marzo 2004, la Roma distrugge l'Inter nel segno di Mancini, Totti e Cassano
Il 7 marzo del 2004 lo stadio Olimpico ospita una grande classica del calcio italiano. Da una parte i padroni di casa della Roma, allenati da Fabio Capello, alla ricerca di un posto in Paradiso (sono al secondo posto), mentre l'Inter di Zaccheroni arranca ed è settima. La differenza si vede sin da subito, perché Emerson andrebbe in gol ma Rosetti annulla a causa di una segnalazione da parte del guardalinee: è fuorigioco e non c'è il Var, anche se il brasiliano era in gioco. Poco dopo la mezz'ora è Totti a segnare, ma l'arbitro annulla per la seconda volta. Non c'è due senza tre, appena prima della fine del primo tempo è Samuel a insaccare, ma ancora il fischietto a richiamare l'attenzione di tutti, con il risultato che rimane sullo 0-0.
Al quarantacinquesimo, finalmente, la Roma passa regolarmente. Totti trova Cassano che si infila nella difesa nerazzurra per segnare l'1-0 tanto agognato, battendo Toldo. La partita sembra segnata, tanto che poco dopo l'ora di gioco è Mancini a raddoppiare con il sinistro dopo un'azione personale. Un minimo di speranza per l'Inter la dà Vieri, per il 2-1, ma nel finale la Roma riesce a trovare altri due gol. Totti insacca su rigore dopo un fallo di Cordoba, espulso nell'occasione, poi Mancini va per la personale doppietta su passaggio di Cassano per il 4-1 finale.
Roma (4-4-2)
Pelizzoli; Panucci, Zebina, Samuel, Candela; Mancini, Emerson, Dacourt (76' Tommasi), Lima; Cassano, Totti.
Allenatore: Capello.
Inter (4-4-2)
Toldo; Cordoba, Adani, Cannavaro, Helveg; J. Zanetti, Farinos (78' van der Meyde), C. Zanetti, Kily Gonzales (65' Karagounis); Vieri, Adriano.
Allenatore: Zaccheroni.