30 agosto 1993, Cellino licenzia Radice dopo una partita. Al suo posto Bruno Giorgi
Il 30 agosto del 1993 c'è un cambio della guardia alla guida del Cagliari. Il presidente Cellino ha deciso: via Gigi Radice, troppo pesante la sconfitta per 5-2 contro l'Atalanta del giorno precedente, con una doppietta del panamense Dely Valdes a indorare una pillola che comunque rimane indigesta al presidente. Così arriva l'esonero ed ecco Bruno Giorgi, 53 anni, che viene presentato come nuovo allenatore. Una lunga carriera, con delle parentesi anche al Brescia, alla Fiorentina e all'Atalanta, appunto. Ma anche al Vicenza, dove ha incominciato ad allenare Roberto Baggio.
Al Cagliari fa discretamente. Perché è l'ultimo allenatore della storia degli isolani a qualificarsi per una competizione europea. Andrà via nel 1994, ma poi tornerà dopo l'addio di Giovanni Trapattoni, salvando nuovamente il club dalla possibile retrocessione in Serie B. Poi si ritirerà a vita privata, senza concedere nemmeno delle interviste.
Nel settembre del 2010 Bruno Giorgio muore, ma il Cagliari lo saluta così, con un messaggio personalizzato. "Un gentiluomo cresciuto nel rispetto delle persone e un ottimo allenatore, cui mancò la ciliegina di un trionfo personale. Ci è andato vicino, sia nel '94 con il Cagliari, ma anche nel '90, con la Fiorentina, quando perse la finale di Uefa contro la Juventus. Aveva voluto bene al Cagliari, e il Cagliari gli aveva voluto bene. Ciao mister".