19 novembre 1969, Pelè segna al Maracanã dal dischetto: è il gol numero 1.000 in carriera

54 anni fa, Pelè realizzò il gol numero 1.000 della sua enorme e grandiosa carriera. Il Santos, squadra nella quale O Rei militava, affrontava il Vasco da Gama al Maracanà di Rio de Janeiro, lo stadio più iconico del Brasile, ma non solo. Tutti gli spettatori presenti guardavano lui, aspettavano le sue giocate, attendevano il momento per esultare alla sua rete. Ne avevano apprezzate tante, avevano gioito per due Mondiali vinti (uno ancora doveva conquistarlo), per i tanti trofei che i bianconeri avevano sollevato, ma qualcosa mancava ed era proprio quel traguardo lì, tanto inseguito e desiderato, quanto ovvio che raggiungesse. Al 34' di quel match lì, il numero 10 si presentò dal dischetto, aprì il piatto destro, sfiorò quasi il palo e non lasciò scampo al portiere avversario. Nello spogliatoio del Maracanà fu affissa una targa: "Pelè, nel giorno del suo millesimo gol, è uscito da qui". A simboleggiare una volta di più che Pelè per i brasiliani non era solamente O Rei, ma qualcosa di più di quanto si possa spiegare con delle semplici parole.

Quel gol è talmente celebre nel Paese che, nel museo dell'impianto sportivo, sono conservati per collezione gli scarpini indossati in quella partita da Pelè, il pallone con cui ha segnato il gol dagli undici metri e addirittura la rete della porta "violata" quel giorno. Magari non la partita che giocò meglio nella sua vita, ma sicuramente quella che lo fece entrare una volta di più nei libri di storia. Passando a temi riguardanti completamente un altro ambito, quella fu anche la giornata in cui l'uomo mise piede sulla Luna per la seconda volta e questa coincidenza fece sbizzarrire i quotidiani in Brasile, che si sbilanciarono e titolarono così per celebrare le gesta di O Rei: "Luna già vista, Pelè mai visto". Nella storia solamente Arthur Friedenreich, un altro brasiliano, fece meglio di lui con 1.329 gol, sebbene i dati di quei tempi siano da prendere sempre con la dovuta cautela.