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Allegri a un passo dal traguardo Champions: "Col Milan scontro diretto". Poi parla del futuro

di Giacomo Iacobellis
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Massimiliano Allegri, allenatore bianconero, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match fra Juventus e Milan, valido per la 34esima giornata di Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni più importanti.

Come ci avviciniamo a questa partita?
"È sempre Juventus-Milan, una partita bella da giocare. Il Milan è una squadra forte, ben allenata, con giocatori di valore. Noi sicuramente il assaggio, più che vittoria perché si è perso, la conquista della finale abbiamo raggiunto in parte un obiettivo che è la finale. Ora tre partite importanti, prima della finale, per fare i punti per la Champions".

Come sta Bremer?
"Bremer ha avuto un problemino a Cagliari, ora sta meglio e in mattinata deciderò. Abbiamo avuto tre giorni per riposarci e siamo pronti per fare una bella partita".

Cosa manca alla Juventus per lottare per lo Scudetto?
"Su questa domanda deve rispondere la società e chi fa il mercato. Io faccio l'allenatore e non il mercato. Dico solo che dobbiamo essere concentrati su cosa fare, non abbiamo raggiunto l'obiettivo della Champions che per noi è molto importante. A livello tecnico, perché ti porta a giocare la Champions League, una Supercoppa, la Coppa Italia. Sarebbe una Juventus impegnata su più fronti, oltre il campionato. Poi c'è l'aspetto economico, che aiuterebbe il club ad avere risorse importanti. Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che c'è da fare, ci sono 15 punti in palio, dietro stanno facendo punti e ci serve fare una partita cercando di tornare a vincere in campionato e non sarà facile".

Come commenta le parole di Vlahovic?
"Per lui è normale ambire al Pallone d'Oro. Ognuno di noi deve ambire al massimo. Dusan è migliorato molto da quando è arrivato e sta trovando un suo equilibrio anche quando le cose vanno meno bene. Per il ruolo che ha deve cercare di rimanere nella partita, in qualsiasi momento deve arrivare la palla giusta. Sono molto contento di questo".

Come catalogherebbe la sua stagione con la vittoria della Coppa Italia?
"Rispondo in modo molto semplice. Non sono le imprese mie, ma di tutti. Di una società importante, una squadra forte. Non possiamo vincere tutti gli anni. La cosa più importante è che tutti alla Juventus devono avere l'ambizione di ottenere il massimo e vincere. Poi se c'è chi è più bravo, applaudiamo e lavoriamo per migliorare. Quando non si riesce a vincere, soprattutto nel calcio italiano di oggi, per una società italiana è importante giocare la Champions. A livello economico sposta il bilancio di una società. Quindi questo, se noi riuscissimo ad arrivare in Champions quest'anno, credo che in una fase di, non rivoluzione, di un percorso iniziato 3 anni fa, comunque la Juve non sarebbe rimasta fuori dalla Champions, cosa facile quando cambi giocatori e abbassi il livello. Arrivare all'obiettivo della società a inizio stagione, sarebbe un successo. Io sono il primo a cui piace vincere, a tutti piace, ma raggiungere l'obiettivo è quello e a quello bisogna arrivare".

Il secondo posto è un vostro obiettivo?
"Ci aspetta una partita, in caso di vittoria che non sarà semplice, che ci può dare l'opportunità di arrivare al secondo posto. Bellissimo risultato e ti tiene viva la competizione fino alla fine dell'anno. Poi c'è la Coppa Italia, e quando dicevo che andare avanti riempie le settimane, quest'anno non abbiamo potuto riempirle, non per demerito nostro, perché la squadra era arrivata terza... dobbiamo provare a rientrare in Champions. La prossima sarà una stagione bellissima, quando giochi tante competizioni è molto bello".

Vede delle similitudini tra Juventus e Milan e tra Allegri e Pioli?
"Quello degli allenatori fa parte del gioco. Succede sempre ogni anno. I discorsi sul bilancio? Io sono aziendalista, faccio l'allenatore in campo, ma ormai le società sono delle aziende. Serve centrare gli obiettivi, soprattutto in Italia, dove la partecipazione alla Champions ti sballa il bilancio. Detto questo: la Juve deve rimanere competitiva. La sfida degli anni e della Juventus, come negli anni precedenti, è essere competitivi all'interno di una sostenibilità. Per la Juventus sarà una bella sfida. Quando ripartirà il campionato, ripartirà sempre con l'obiettivo di vincere. Ma quando si lavora alla Juventus l'ambizione massima deve essere quello di ottenere il massimo risultato, deve essere chiaro a tutti".

Rileggi qui la conferenza stampa integrale di Allegri!

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Mercoledì 8 Maggio 2024
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