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Primavera Udinese, Nwachukwu: "Lavoro duro per arrivare in Prima squadra"

di Gabriele Foschiatti
per Tuttoudinese.it

Il capitano dell'Udinese Primavera Samuel Nwachukwu si è raccontato in un'intervista rilasciata dai canali ufficiali del club. Il difensore classe 2005 ha raccontato di aver iniziato a giocare molto presto: "Ho cominciato presto, a 4 anni, con lo zio e ho sempre giocato coi più grandi, cosa che mi ha aiutato a crescere in umiltà e cultura del lavoro". Questo è un lato che ha sottolineato molto, tornando spesso sull'importanza dell'impegno, un concetto radicatogli ben presto in mente dalla sua famiglia: "Il lavoro è la base del successo. Se uno lavora e ha l'attitudine giusta i risultati non mancano mai. Dio ti dà sempre opportunità, che per essere colte hanno bisogno di un duro lavoro dietro. "Se gli altri lavorano al 100%, tu devi farlo al 200%", mi diceva mio papà e ancora oggi me lo ripete. Anche L'educazione è importantissima, ringrazio tanto la mia famiglia per questo".

Il giovane difensore è arrivato all'Udinese quando aveva 11 anni dal Martignacco ed è al club da ormai 7 anni. Durante il percorso di crescita è diventato capitano della formazione primavera, un ruolo di grande responsabilità: "Essere capitano dà molte responsabilità, devi tenere sveglia la squadra e tenere concentrati sull'obiettivo comune. In questo il ritiro con la Prima squadra mi ha aiutato molto. Ho imparato dai più esperti qualità mentali e tattiche preziose per aiutare la squadra". 

Quest'anno è arrivato anche l'esordio con i grandi, in Coppa Italia: "Prima dell'esordio in Coppa Italia mister Cioffi mi ha detto che ci sarebbe stato bisogno di tutti, anche di me. Quando mi ha chiamato mi ha detto solo di dimostrare che so giocare e di godermi il momento. Ero nervoso, ma una volta dentro ho pensato solo a fare il meglio per me e per la squadra". 

A convincere il tecnico sono state le qualità fisiche (191cm di altezza) e tecniche del giovane centrale, che lavora sodo per crescere sul modello dei migliori: "Non ho ancora raggiunto il mio potenziale, lavoro duro per riuscirci. I miei punti di forza sono la velocità, la cattiveria agonistica e l'abilità di uscire palla a terra dal basso, son migliorato tanto su questo anche grazie all'esperienza in Prima squadra. Devo lavorare ancora sull'uso di entrambi i piedi e sull'entrare in mezzo al campo, come si vede fare dai centrali moderni. Il calcio va avanti, bisogna farsi trovare pronti. Ho due punti di riferimento: Rudiger, per l'impatto sull'uomo e la cattiveria, e Van Dijk, che mi piace per la sua compostezza e abilità palla al piede". 

Samuel frequenta un liceo scientifico, scelta impegnativa che però lo aiuta a rimanere sempre concentrato: "Lo scientifico è un liceo piuttosto duro, ma mi aiuta a trovare spazi per crescere a livello personale. Nel tempo libero cerco di stare con i miei amici, che mi sono sempre stati vicini".

Infine, spazio ad un'altra passione, sempre legata allo sport: "Mi piace molto il mondo NBA, per i viaggi, l'intrattenimento e in generale la cultura diversa. La mia squadra preferita sono i Memphis Grizzlies, perché ci gioca Ja Morant, a cui mi ispiro per leadership e grinta nonostante la giovane età"i


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Lunedì 20 Maggio 2024