La liberazione di Colantonio: "Ultimi giorni da incubo, senza salvezza mi sarei fatto da parte. Pubblico stupendo, ora mi batterò per Torre del Greco..."

Dopo una stagione veramente stressante sotto il profilo emotivo, in particolare nelle ultime due settimane, il presidente della Turris Antonio Colantonio esterna finalmente la sua felicità per la salvezza conquistata ai danni dell'Aversa: "E' stato veramente un incubo. Negli ultimi 15 giorni non ho fatto altro che pensare solo ed esclusivamente a questa partita. Come molti sanno, sono impegnato anche politicamente (essendo il principale sponsor della candidata sindaco Romina Stilo), ma ho dovuto sospendere tutte le attività elettorali perché la mia mente era proiettata totalmente su questo evento. E le avrei proprio abolite se la Turris non si fosse salvata, anzi... Aggiungo che, se le cose fossero andate male, avrei iscritto la squadra e poi avrei gettato la spugna, facendomi da parte. Perché in generale, quando mi rendo conto di non essere capace a fare una cosa, sono abituato a fare un passo indietro, come giusto che sia".   

Sulla risposta del pubblico: "Oggi abbiamo vissuto qualcosa di stupendo. E' stato bellissimo vedere un popolo accorrere così numeroso, nonostante da anni la Turris navighi in posti a lei non consoni. Significa che la gente crede ancora al buon calcio e ad imprenditori seri...".

Sul futuro: "Adesso voglio fare qualcosa per la mia città. Così come ho fatto per la Turris, mi batterò nelle prossime elezioni anche per Torre del Greco. L'entusiasmo della gente venuta allo stadio deve essere l'entusiasmo di tutti i cittadini per costruire qualcosa di importante nella nostra realtà in tutti gli ambiti".