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Le lungaggini per portare Vanoli al Torino sono assurde e non hanno giustificazioni

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Elena Rossin
Federico De Luca 2023 @fdlcom
Federico De Luca 2023 @fdlcom

L’ultima partita dello scorso campionato il Torino l’ha giocata il 26 maggio e si sapeva che Juric non sarebbe stato più l’allenatore nella prossima stagione e che il prescelto a sostituirlo era Vanoli del Venezia, altri possibili candidati erano più che altro chiacchiere da bar. Altresì si sapeva che Vanoli era impegnato nei playoff per portare i lagunari in Serie A e che per strapparlo al club arancioneroverde, con il quale aveva ancora due anni di contratto, era necessario pagare 1 milione di euro, la clausola per rescindere che era inserita nel contratto dell’allenatore in caso di approdo nella massima serie.  Il 2 giugno il Venezia ha battuto la Cremonese nella finale di ritorno dei playoff garantendosi così l’accesso alla Serie A. Il 3 giugno se il Torino avesse pagato 1 milione al Venezia avrebbe potuto annunciare che Vanoli era il nuovo allenatore e invece niente. Anzi, è iniziata una trattativa per abbassare la cifra della clausola rescissoria che ancora oggi, 16 giugno, va avanti. In Serie A solo Cagliari, che sta trattando con Nicola, Empoli e appunto il Venezia, che pare stia trovando l’accordo con Di Francesco, oltre al Torino non hanno ancora annunciato chi sarà l’allenatore per la prossima stagione.

Con tutto il rispetto per Cagliari, Empoli e Venezia però il Torino che è arrivato al 9° posto nello scorso campionato ha almeno sulla carta ambizioni superiori a quelle degli altri tre club, due che si sono salvati e uno neo promosso, per cui è assurdo che ancora oggi non abbia ufficializzato il nome del nuovo allenatore quando avrebbe potuto farlo il 3 giugno facendo il famoso bonifico di 1 milione al Venezia. Oltretutto con Vanoli il Torino aveva già un accordo. Tutto questo tira e molla sta ritardando sia l’ufficializzazione delle date del ritiro a Pinzolo, dovrebbe essere dal 14 al 28 luglio, sia soprattutto l’intavolare le trattative per rinforzare la squadra.

La prima partita della nuova stagione sarà quella di Coppa Italia prima di Ferragosto e il nuovo campionato inizierà nel weekend del 17 agosto quindi non c’è poi così tanto tempo. Tanto più che ci saranno cambiamenti nella rosa e che c’è un altissima probabilità che Buongiorno, il perno della difesa e il giocatore più importante, sia ceduto per fare cassa e non solo lui potrebbe dire addio. Di positivo c’è che almeno Masina è stato riscattato dall’Udinese, per lui il milione è stato pagato. Questo però non basta anche perché con l’Europeo in corso tante trattative saranno posticipate al termine della competizione internazionale e la finale sarà il 14 luglio, giorno che dovrebbe coincidere con quello dell’inizio del ritiro granata.

I ritardi nel consegnare all’allenatore di turno i giocatori sono proverbiali da parte del Torino così come lasciare la rosa incompleta e queste sono state cause che hanno avuto ripercussioni pesanti sulla squadra che non è riuscita nelle ultime stagioni ad andare oltre la metà classifica, anche se poi le colpe sono state scaricate sull’allenatore e sui giocatori che ne avranno avute però mai come la società. Magari domani arriverà finalmente il tanto atteso annuncio, ma questo non cancellerà le lungaggini che ci sono state per portare Vanoli al Torino: assurde e che non hanno giustificazioni.


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