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Praet si svincola dal Leicester: "Proposta dal Toro? La ascolterei adesso"

di Marina Beccuti
per Torinogranata.it
Matteo Gribaudi/Image Sport
Matteo Gribaudi/Image Sport

L'ex granata Dennis Praet, ricercato invano dai granata dopo il suo ritorno nella squadra inglese, ha parlato al quotidiano Nieuwsblad dopo il ritorno dei Foxes nella Premier. "Abbiamo festeggiato due volte, anche se è stato un party modesto al centro sportivo. Questa domenica invece sfileremo per la città con il pullman scoperto. Se mi sento parte integrante di questa impresa? Si tratta comunque di una vittoria e di un premio, ho fatto la mia parte anche se non ho giocato tutti i minuti che avrei voluto. Ho fatto parte della squadra ma non al 100%, chi giocava ogni partita ha provato sensazioni di euforia diverse dalle mie".

Praet non è nemmeno preoccupato di essere svincolato a breve: "No, di certo non sono spaventato perché credo di aver già dimostrato abbastanza il mio valore. Però ci sono domande di fronte alle quali vorresti una risposta rapida. Però stanno già accadendo diverse cose, devo solo essere paziente, ci sono anche dei club che non conoscono bene quale sarà il loro budget".

Il centrocampista belga pensa ancora all'Italia, che rimane una priorità: "L'Italia sarà sempre in vantaggio. Ho giocato tre anni alla Sampdoria e uno al Torino, i miei migliori anni all'estero. La tattica che c'è in Italia mi attira moltissimo, quest'anno ho avuto un tecnico italiano come Maresca, mi ha impressionato. I giocatori inglesi dicono di non aver mai imparato così tanto. E ho ancora il numero di telefono italiano, non l'ho mai cambiata... Vorrei tornare in Italia, dove mi sono sempre trovato bene".

Sull'ipotesi Torino ha sottolineato: "Mi hanno ricercato ma il ritorno non è mai accaduto. Al Leicester pensavano fossi troppo bravo, utile e versatile per lasciarmi andare a buon mercato. Non sono polemico né uno che spinge per trasferirsi, ma sicuramente una proposta del Torino la ascolterei anche adesso".

L'Italia rimane anche la priorità sul Belgio: "Sono aperto a ogni paese in Europa ma ribadisco che l'Italia sarebbe in vantaggio anche sul Belgio. Ora tutta la mia attenzione andrà sul trovare il giusto club, sono realista nel sapere che le squadre di fascia top non verranno improvvisamente a prendermi. Ma se finisco magari in una fascia media posso anche diventarne un pioniere".


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Domenica 19 Maggio 2024