La condanna per i fatti di Avellino. Il club irpino: "Solidarietà al nostro tesserato"
Un brutto episodio di violenza quello accaduto lo scorso 4 maggio, quando il centrocampista dell'Avellino Claudiu Micovschi, dopo l'eliminazione degli irpini dai playoff di Serie C, è stato bloccato per strada, minacciato e denudato da tre ultras che lo ritenevano “indegno” di vestire i colori della squadra: i tre sono stati arrestati, con l'accusa di rapina aggravata, violenza e minaccia.
Il fatto ha scatenato l'indignazione dopo la condanna della Lega Pro per i fatti e dell'AIC, ma sullo stesso è intervenuto anche il club:
"L’U.S. Avellino 1912 esprime piena solidarietà al proprio tesserato che, come accertato dalla Questura di Avellino su ordine della Procura della Repubblica, nella serata del 4 maggio è rimasto vittima di violenza.
La società condanna fermamente e prende le distanze da qualsiasi forma di violenza confidando sul sano e fondamentale supporto dei propri tifosi che da sempre si sono contraddistinti per l’estrema civiltà".