FOCUS TMW - La Top 11 del Girone A di Serie C: il ciclone Mustacchio si abbatte sulla Giana
E’ andata in archivio la 8^ giornata nel Girone A di Serie C. Questi i risultati:
AlbinoLeffe-Virtus Verona 1-0
Fiorenzuola-Legnago 0-4
Novara-Arzignano 0-1
Pergolettese-Trento 2-0
Pro Patria-Mantova 0-0
Triestina-Lumezzane 2-1
Pro Sesto-Padova 1-1
Giana Erminio-Pro Vercelli 2-3
Vicenza-Renate 2-1
Alessandria-Atalanta U23 rinv. 31 ott.
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-2-4:
Festa (Mantova): è vero che la Pro Patria costruisce poco e che non deve compiere parate chissà quanto difficili, ma per un portiere le gare più complesse sono quelle in cui si viene sollecitati poco. E quando capita è sempre preciso, come quando chiude lo specchio della porta a Stanzani.
Tonoli (Pergolettese): salta più in alto di tutti e segna la rete del definitivo 2-0 a coronamento di una prestazione individuale e collettiva davvero di ottimo livello.
Fietta (Pro Patria): abbiamo sempre detto che avere in panchina un ex difensore del calibro di Colombo fosse manna dal cielo per la retroguardia biancazzurra. Lo 0-0 col Mantova conferma che la squadra è in costante crescita. Tutti i quotidiani nazionali sono d'accordo nell'assegnare a lui la palma di migliore in campo. Bravissimo su Monachello.
Borghini (Albinoleffe): marcatura vecchio stile su Zigoni, seguito a uomo anche ben al di fuori dell'area di rigore. Duello molto fisico, fatto d'astuzia e di esperienza. Ne esce vincitore, non a caso il temuto bomber resta a secco e viene sostituito dopo 56 minuti.
Aurieletto (Renate): è vero che è la coppia d'attacco che regala i tre punti ed è altrettanto vero che il Vicenza ha inserito Ferrari, il suo calciatore più forte, soltanto a 20 minuti dalla fine. Ma non si vince al Menti contro una corazzata se la difesa non disputa una partita impeccabile.
Piccoli (Albinoleffe): l'assedio dei lombardi produce i suoi frutti a 20 minuti dalla fine, merito del calciatore forse più talentuoso che insacca alle spalle di Sibi con un sinistro angolatissimo. Tiro perfetto per coordinazione e precisione. Trequartista o mezzala di inserimento cambia poco, il suo apporto in fase offensiva è determinante.
Fofana (Triestina): una partita "folle", decisa nel finale come spesso capita alle squadre di Tesser. Allenatore evidentemente molto bravo a lavorare sulla testa dei calciatori. Il centrocampista alabardato raccoglie una corta respinta della retroguardia lombarda e lascia partire un tiro straordinario per potenza e precisione.
Parigi (Arzignano): beffa il portiere avversario con un colpo di testa preciso e angolato, azione nata da un fallo laterale. Ma chi pensa che il voto alto scaturisca solo dal gol è fuori strada. Perchè l'attaccante è a tratti immarcabile, va più volte vicino al raddoppio e diventa preziosissimo nei minuti finali, quando era necessario tenere alto il baricentro e far trascorrere i minuti.
Sereni (Pro Sesto): proprio quando il Padova sembrava destinato a portare a casa altri tre punti, ecco il tiro vincente del neo entrato che quasi toglie la ragnatela dall'incrocio. Tiro perfetto e imparabile anche per un giocatore del calibro di Donnarumma.
Mustacchio (Pro Vercelli): era necessario dimostrare ai tifosi e alla società che la vittoria sul Vicenza non fosse un qualcosa di estemporaneo. E così ecco il blitz in campo esterno, frutto della tripletta dell'esperto attaccante. E che gol! Prima un tiro a giro sul secondo palo, poi un tiro al volo dai 20 metri e poi ancora un "piattone" di prima da posizione non semplice. Top player.
Rocco (Legnago): difficile individuare un migliore in campo quando si vince in trasferta per 4-0. E' chiaro che sale lui sul gradino più alto del podio perchè realizza una doppietta, tra l'altro con il secondo gol di pregevole fattura. Doppio dribbling, avversario a terra e pallone all'angolino. Chapeau!
Attilio Tesser (Triestina): 0-1, 2-1 in 2 minuti e in pieno recupero. La sua squadra ha una forza mentale impressionante, oltre che una grande condizione fisica. Ha accettato per riportare in B gli alabardati: sarà dura, ma guai a sottovalutare i biancorossi e il loro condottiero.