L'editoriale sulla C - Matera, cronaca di una morte annunciata
di Tommaso Maschio
Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
Si spera che dalla prossima stagione, viste le nuove regole scritte e approvate dalla FIGC, non vi sia più occasione di scrivere di certi disastri, della sparizione di società con tutti i problemi che si portano dietro (dal futuro dei tesserati e dei dipendenti a vario titolo, alla sparizione del calcio in alcune zone d’Italia, da campionati falsati alla credibilità in caduta libera del movimento calcistico in toto). Ce lo auguriamo perché la Serie C non merita tutto questo, merita di tornare quel campionato che sfornava talenti e storie, animato da passione e rivalità territoriali, un campionato dei mille campanili tutti diversi, ma in fondo simili da cui il nostro calcio, anche ai livelli più alti, possa trovare nuova linfa vitale. Perché se le radici marciscono prima o poi anche i rami più alti iniziano a soffrire e morire. Se per far questo, oltre i nuovi regolamenti scritti, servirà una potatura – anche importante – ben venga. Si faccia questa riforma dei campionati (possibilmente in maniera collegiale e non ognun per sé e dio per tutti) da anni tanto attesa, riducendo il numero di squadre e creando magari più scalini per facilitare il passaggio al professionismo di società e calciatori. Ben vengano le proposte, le idee, per rilanciare questa Serie C duramente affossata negli ultimi anni da vicende che poco c’entrano con il calcio giocato.
Però magari evitateci l’ingresso di altre squadre B o Under 23 che di si voglia, perché di quelle proprio non se ne sente il bisogno a meno di non voler barattare il cuore pulsante della terza serie sull’altare del denaro e svuotare di significato la competizione in Serie C. Perché una Juve U23 (non me ne vogliano i tifosi bianconeri, ma è l’unica già presente) non potrà mai sostituire un Matera, una Lucchese, un Cuneo o anche un Pro Piacenza. Non è la stessa cosa, non lo è oggi, non lo sarà domani e non lo sarà mai e in questo hanno ragione tutti quegli Ultras (ultimo caso quelli aretini) che boicottano con forza le partire contro cloni di plastica che nulla hanno a che spartire con la Serie C, e pure con il calcio in generale.
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Venerdì 26 Aprile 2024