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Tedino: “Quarti playoff equilibratissimi. Le seconde squadre sono un successo” 

di Redazione TC
per Tuttoc.com
claudia.marrone
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Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Bruno Tedino. Queste le sue parole.

Quale dei risultati del primo turno nazionale di playoff è più sovvertibile?

“Sono dei quarti di finale veramente equilibratissimi, Capezzi ha nelle corde questi colpi e lui ha sempre saputo calciare bene. Non mi ha sorpreso un gol del genere. Il risultato più importante lo ha messo a segno il Vicenza, una fase di non possesso molto importante senza subire gol. È una squadra che ha un bomber di livello, il 2-0 è un risultato pesante ma ribaltabile. Il Padova è una squadra di impeto, ma ancora in bilico. Per le altre partite credo siano molto equilibrate, il Benevento è la squadra che ha il 51% di passare, mentre nelle altre partite vanno divise 50 e 50. L’Avellino ha caratteristiche importanti, mentre la Juventus ha dei campioncini e dipende da come si svegliano per capire come affronteranno la Carrarese. Saranno quattro partite equilibratissime”. 

L’ingresso delle seconde classificate dopo tre settimane di inattività può aver inciso sui risultati?

“Il fatto di non giocare sicuramente disturba, ma anche l’usura dei calciatori disturba sotto l’aspetto degli infortuni. Sarebbe molto bello giocare partite senza infortuni o squalifiche, chi entra da seconda ha vantaggi importanti ma entrare in ritardo sicuramente disturba. Non sai mai però cosa possa incidere di più. Bisogna sottolineare poi che arrivati a questo punto si affrontano grandi squadre, come il Benevento o il Catania che ha fatto un grandissimo mercato e ha avuto bisogno di tempo”. 

L’effetto ambientale che tanto si decanta nel girone C esiste veramente o è una favola?

“Dipende dalla personalità dei calciatori, se i calciatori vedono gli spalti gremiti hanno un’ulteriore scarica di adrenalina. Io però non ho mai visto i tifosi fare gol, il discorso del tifo incide fino a un certo punto. Da avversario ho sempre avuto piacere nell’affrontare un avversario con lo stadio gremito”. 

Le seconde squadre stanno funzionando? Servirà regolamentare la composizione delle rose?

“Sì, credo che a livello di rosa serva una restrizione, però le seconde squadre hanno aiutato moltissimo i giocatori di un’età medio-bassa perché gli permette di affrontare giocatori più esperti. Le intimidazioni sono diverse, le seconde squadre sono un successo per chi le ha fatte perché ti permette di far crescere e maturare i giovani in maniera diversa. Anche la variazione del girone è importante, al sud i campi sono più caldi e c’è una mentalità diversa. È normale che se vogliono fare un ulteriore miglioramento questa sia la scelta giusta. Ho visto dei giocatori di Juventus e Atalanta molto migliorati durante l’annata e non è legato solo alle qualità dei singoli, ma anche dovuto al bagaglio di temperamento ed esperienza acquisito”. 

Che sfida si aspetta questa sera tra Ternana e Bari?

“Passare dall’essere a un secondo dalla Serie A alla Serie C in dieci mesi sarebbe uno psicodramma. Si presenta un’occasione importante però perché si affronta una squadra molto giovane come la Ternana con una molto esperta come il Bari. Conosco bene Roberto Breda e so che sa fare un buon lavoro con i giovani, sa essere pragmatico ma stasera è una sfida delicata. Bisogna vedere se conterà più la gamba dei giovani o l’esperienza dei veterani. Nelle ultime giornate per squadre abituate ad altri obiettivi avere la reazione giusta per salvarsi, ti tremano le gambe e non è facile”.


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