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Ambrosini: "Affascinato dalla Giana, Atalanta U23 potenziale enorme"

di Antonino Sergi
per Tuttoc.com
Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com
Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Cesare Ambrosini. Queste le sue parole: 

Hai intrapreso una nuova carriera dopo aver smesso da poco giusto?
“Abbiamo iniziato questa nuova sfida di agente di giovani calciatori. Il passaggio è stato molto light, ho interrotto l’aspetto professionale ma continuo a giocare. Lo sport mi rimane ancora ma con molto meno impegno e mi permette di approcciare alla nuova professione con maggiore impegno”. 

Dove ti sei tolto le maggiori soddisfazioni?
“Sicuramente a Como ho avuto la fortuna di giocare spesso playoff, ho vissuto in vari momenti professionali e personali in maniera importante i playoff con la squadra della mia città”. 

Quali sono le problematiche principali per i giovani?
“Le problematiche sono tantissime, ma sono situazioni su cui si può lavorare tranquillamente. Credo che questo sia legato a filo diretto con i playoff, che sono la dimostrazione di come un certo tipo di lavoro determina le carriere. Fare bene al momento giusto e con il supporto giusto permette a giovani che magari non hanno quel talento riescono comunque ad emergere. L’attenzione mediatica è importante, tantissimi ragazzi e tantissimi giovani guardando le partite di Serie C su Sky si sono appassionati. Questo deve spingere i calciatori a fare sempre meglio, la Serie C viene definita come la palestra per il calcio dei grandi e così va sfruttata. Questi playoff ci dimostrano che la programmazione sia fondamentale, sei squadre su nove che partecipano non sono delle squadre di riferimento in Serie C ma delle neopromosse o squadre poco abituate a giocare a questo livello”. 

Chi vedi come favorita per i playoff?
“Alla fine si tende sempre a guardare il girone C come favorito per le piazze e gli stadi che hanno, poi però regolarmente vengono smentiti ogni anno tutti i pronostici. I playoff smentiscono spesso queste abitudini, con il Como l’ho vissuto da iper-sfavoriti facendo una cavalcata trionfale. Sono affascinato dalla Giana Erminio perché una realtà così che ha fatto saliscendi per anni e che riesce a giocare in questo modo è importante. L’Atalanta under 23 ha un potenziale enorme, non so se ha giocatori da Serie A. Ti faccio l’esempio di due miei compagni di squadra come Nicolò Barella e Matteo Pessina. Nicolò è arrivato a 18 anni a Como e tutti sapevamo che avrebbe sfondato, non c’entrava nulla con gli altri compagni. Matteo invece ha avuto bisogno di più tempo, è dovuto passare dalla Serie C ma ha avuto il grande merito di non sbagliare mai una stagione. Sono cresciuti in maniera diversa ma sono diventati due campioni d’Europa e sono orgoglioso di aver giocato con loro. Magari con una società diversa dall’Atalanta che ha quell’occhio per i giovani, Pessina avrebbe giocato tutta la carriera in Serie C”. 

Tra le squadre di vertice chi ti convince di più?
“Sicuramente l’Avellino, ho avuto modo di giocare con giovani come Sgarbi e Ciampi che sono cresciuti in maniera esponenziale e se dovesse scommettere un euro su una squadra che possa arrivare fino in fondo punterei sull’Avellino”.


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