Perugia, Santopadre dritto al punto: "Tramite i playoff possiamo lottare per la Serie A"
Giornata di conferenza stampa in casa Perugia, con il presidente Massimiliano Santopadre che, nella settimana della sosta ha fatto il punto della situazione in casa Grifo. Tra presente e futuro: "Si è concluso da pochi giorno un periodo importante, faticoso ma determinante per le sorti di questo campionato. La serie di circa otto gare ravvicinate, tante e non determinate dalla volontà della Lega ma dalla pandemia, si sono concluse magari non benissimo, se si pensa alle ultime due, ma molto bene. E io vorrei riavvolgere il nastro a quel giorno di luglio, quando dopo al retrocessione siamo ripartiti, vincendo subito il campionato e riprendendo un percorso che si era interrotto bruscamente e inaspettatamente. Per la B eravamo esperti, sì, ma arrivavamo da neo promossi: siamo una neo promossa esperta. E dietro ci portiamo le problematiche di chi sale dalla C, oltre poi a quella di un mister che credevamo continuasse con noi ma ha poi cambiato: quando però si chiude una porta si apre un portone, e per noi Alvini è stato davvero tanto. Ha fatto quello che gli abbiamo chiesto, centrando la salvezza nel pieno rispetto del progetto che gli avevamo proposto. Ora ci sono sette gare fondamentali, in un campionato livellato e complesso dove sette partite valgono 20 di un altro torneo, e tramite i playoff possiamo giocarci la Serie A: noi ci crediamo, il club ci crede fortemente. E io volevo far arrivare questo messaggio. I ragazzi stanno facendo un campionato importante, che diventerà straordinario quando la squadra centrerà i playoff: ripeto, ci credo".
Si apre quindi il capito rinnovi, dal mister ai giocatori: "Sono concentrato sul presente, che ancora non è stato determinato dalla fine del campionato. Parlare troppo del futuro va bene fino a un certo punto, siamo tutti concentrati sull'oggi, anche se è normale che ci stiamo lavorando: questo progetto non deve interrompersi. Ed è ovvio che stiamo parlando, ma sia noi che Alvini vogliamo poi rincontrarci più avanti, per quanto ci sia la volontà di proseguire con lui: poi ci sarà da sentire l'altra campana, perché in un contratto bisogna essere tutti d'accordo. Il mister è un uomo serio, e competente, ma ripeto che ora è più importante il presente, e niente deve intaccare il lavoro quotidiano. Anche per questo il mister ci sta chiedendo di parlare al momento opportuno del tutto, la volontà di sedersi al tavolo e parlarci per proseguire comunque c'è. Giannitti? Ha un altro anno di contratto, chi scrive altro non è ben informato. Con lui si parlerà a marzo prossimo, la dirigenza non ha bisogno di rinnovare un anno e mezzo prima della scadenza".
E conclude: "Dopo Como c'è stato un piccolo rompete le righe, non ho ancora parlato con la squadra che ho visto delusa, ho preferito lasciare tranquilli i ragazzi. In questi 10 giorni che ci separano dalla prossima partita vedremo se sarà il caso di farlo. E' una squadra responsabile, sono fiducioso. Siamo una società solida, con un progetto in testa che possiamo portare avanti con i mezzi che abbiamo".