Zhang jr. non tornerà più a Milano da presidente? L'Inter e Oaktree: tutte le ultime
Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola approfondisce oggi il tema legato al futuro dell'Inter e di Suning. Ieri il Tribunale di Milano ha fissato la validità anche in Italia della condanna per Zhang jr a pagare il debito da 320 milioni (interessi compresi) con China Construction Bank, stabilita dalla Corte Suprema di Hong Kong. Questo vuole dire che, da questo momento in poi, la CCB sarà autorizzata ad aggredire eventuali beni posseduti dal massimo dirigente interista nel nostro Paese.
Già, ma su quali di questi potrebbe effettivamente intervenire? Al momento non sembra ci sia granché. Le sue auto di lusso sono infatti parcheggiate in Svizzera, mentre le azioni dell'Inter sono di proprietà di una holding con sede in Lussemburgo. E sono comunque date in pegno a Oaktree per un prestito da saldare entro un paio di mesi. Ad aprile è prevista peraltro la nuova udienza di un altro procedimento avanzato in Italia sempre da China Construction Bank per chiedere all’Inter di riconoscere Steven uno stipendio per il suo ruolo nel club, così da poterlo pignorare.
C'è da chiedersi, a questo punto, se rivedremo più Steven Zhang in Italia da presidente dell'Inter. Ipotesi complicata, anche perché - come detto - questa decisione del Tribunale di Milano si aggiungere al prestito da pagare a Oaktree pena il passaggio del club al fondo americano. Quest'ultimo, al momento, non è convinto della proposta di Zhang jr. e l’orientamento è quello di respingere la richiesta di ottenere più tempo rispetto alla data già fissata, ovvero il 20 maggio.
Non dovesse cambiare lo status quo, l'Inter passerebbe a un nuovo proprietario prima dell'ultima giornata di Serie A. Lo Scudetto sarebbe comunque targato Suning, ma a quel punto molto difficilmente Steven Zhang sarà presente alla consegna della Coppa.