Vergogna a Praga. Altro giocatore della Fiorentina aggredito in una gara di Conference
Quanto accaduto ieri sera, alla mezz’ora della finale di Conference League tra Fiorentina e West Ham, ha davvero dell’incredibile. Si fa fatica a crederci, non fosse che il palcoscenico è una finale di una massima competizione europea, trasmessa in tutto il globo nonostante sia la meno (ri)conosciuta tra le tre sotto l’egida UEFA. Scavallato il 30’, con la Viola proiettata in attacco e Biraghi pronto a battere un calcio d’angolo sotto il settore ospiti, il fattaccio: dal curvino inglese vola di tutto, dai bicchieri di plastica fino ad accendini e persino una sigaretta elettronica. Uno di questi colpisce in pieno alla testa il capitano in maglia viola.
Non è la prima volta
Biraghi si volta quasi con aria di sfida verso il popolo Hammers, rivolgendo gesti di disappunto mentre inizia a sanguinare copiosamente dal retro della nuca, colpito lì e nell’orgoglio. L’arbitro, lo spagnolo Del Cerro Grande, sospende la partita per il tempo necessario ai soccorsi. Qualche minuto, nel quale alcuni dei calciatori inglesi ne approfittano per andare a placare i loro sostenitori. Il numero 3 della Fiorentina rientrerà in campo, completando l’ora rimanente con un paio di errori decisivi in negativo per il risultato finale, solo per la fredda cronaca. Un altro elemento che alimenta il rimpianto di casa gigliata e la sensazione che qualcosa di diverso potesse e dovesse succedere. Un rammarico che cresce nel momento in cui si realizza che è già il secondo episodio di aggressione ai danni di un calciatore viola nel corso di una partita di questa Conference League. Prima di ieri sera era capitato al povero Bianco, aggredito da un tifoso del Sivasspor nel finale di una partita in terra turca (vinta 1-4 dai toscani) già ampiamente decisa. Tra i presenti all’Eden Arena c’era anche il presidente federale Gravina: che gli siano arrivati appunti da Commisso è cosa certa, sarà abbastanza per alzare la voce?