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Venezia, Di Francesco: "Milan, qualità altissima. Da valutare le condizioni di Altare, Sverko e Haps"

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di Daniele Najjar
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Il Venezia si prepara alla terza trasferta stagionale: dopo Roma e Firenze, i lagunari sono attesi a Milano, per la sfida di domani sera contro i rossoneri di Fonseca. Il tecnico arancioneroverde Eusebio Di Francesco parlerà in conferenza stampa a partire dalle 13.10.

Segui su TuttoMercatoWeb la diretta testuale delle sue parole.

Ore 13.10 inizia la conferenza stampa.
Come avete lavorato in questa settimana? Che avversario si aspetta domani?
"Abbiamo fatto un ottimo lavoro in generale, con una amichevole in mezzo. Sta crescendo la condizione fisica e la conoscenza. Abbiamo qualche problemino per Altare e Sverko che hanno avuto qualche problemino al termine di questo allenamento. Da valutare anche Haps che aveva qualche problemino da risolvere. Bjarkason è l'unico non ancora disponibile. Il Milan è la squadra che produce più possibilità di andare in gol, quindi va preso con le molle il fatto che sia stato in difficoltà ed in più giocherà davanti a 70mila tifosi".

Come ha trovato Yeboah ed i nuovi?
"Yeboah l'ho visto per la prima volta oggi in campo (ride,n.d.r.). Nicolussi Caviglia si è allenato sempre costantemente, gli mancava solo la continuità si è visto con i crampi con il Torino ed ora è migliorato. Sagrado e Schngtienne cominciano ad avere maggiore conoscenza e intensità negli allenamenti. Le risposte poi le dà il campo. Manca a volte un po' di tempo e serve pazienza per farli crescere, facendoli passare dalle piccole ingenuità come quelle viste nel finale con il Torino".

E' soddisfatto del mercato?
"Sono contento di lavorare con la mia squadra con ragazzi che vogliono lavorare e mettersi in mostra. Sapendo che dobbiamo migliorare dal punto di vista dell'attenzione. Abbiamo raggiunto caratteristiche importanti con giocatori come Yeboah e Oristanio. Abbiamo ritrovato Busio, che è molto importante e può ricoprire più ruoli. Ci mancava creatività, ma l'abbiamo messa un po' dentro. Perso Pierini abbiamo trovato Yeboah che in Patria chiamano "Turbo". Mi sono mancate delle alternative all'inizio, ma abbiamo visto anche El Haddad per esempio che ha fatto 3 gol anche in Nazionale. Ci può dare una mano in un campionato lungo. Per il mercato quindi quello che è stato fatto, è stato fatto".

Il Milan ha il punto di forza a sinistra con Theo e Leao. Pensa a qualche tattica particolare?
"Mi stai rovinando la strategia (ride, n.d.r.). E' corretto, il Milan crea maggiori aspettative per i gol in quella zona e non da quest'anno. Sono giocatori che hanno anche grande voglia di dimostrare il loro valore in questo momento dopo quelle piccole cose che sono accadute all'Olimpico. Io ho cercato di preparare la partita nel migliore dei modi e cercando anche di limitare loro per dargli meno opportunità, ma sapendo che la qualità è altissima".

Busio è pronto a giocare dall'inizio?
"Ci sto pensando, ma secondo me può giocare anche dall'inizio, sapendo che potrebbe anche non avere i novanta minuti nelle gambe. Ho un forte pensiero su di lui".

Sagrado può essere utile domani con la sua fisicità e corsa? E' sembrato in grande spolvero in amichevole sabato.
"Sì, poi certo nell'amichevole abbiamo trovato sicuramente un livello inferiore rispetto a quello che andremo a trovare domani in partita. Lui però sia all'inizio che a partita in corso è una soluzione. Come lo è Carboni, tutti giocatori che stanno crescendo, anche in intensità. Per sopperire alla grande qualità delle avversarie serve migliorare la condizione fisica e l'intensità. Sagrado quindi può essere una soluzione, poi con i 5 cambi di adesso è importante".

Da un certo punto di vista meglio aver preso subito gli schiaffi?
"Io guardo il presente. Magari gli schiaffi uno li prende quando perde 5-0, invece siamo stati dentro ad ogni partita fino all'ultimo. Nel calcio le piccole disattenzioni possono fare la differenza all'interno di una gara. Più che gli schiaffi quindi dobbiamo imparare dai piccoli errori. Il fatto di partire bene poi non è sinonimo di arrivare al risultato finale. Così come non lo è il contrario".

Ha sempre chiesto coraggio, domani sarà importante, soprattutto in avanti, considerando le difficoltà del Milan? Oristanio come sta?
"Sì era stato solo un piccolo fastidio, poi si è allenato tutta la settimana. E' un ragazzo che deve crescere tantissimo nella continuità della gara, da questo punto di vista la prestazione migliore l'ha fatta con il Torino. Però è un giocatore di qualità, che ci permette di andare all'uno contro uno, di cercare i gol, di puntare la porta e creare difficoltà agli avversari. Lui e Yeboah sono i giocatori più pericolosi che abbiamo in tal senso e dobbiamo essere bravi a farli crescere. Davanti abbiamo fatto solo un gol ed in questo dobbiamo sicuramente migliorare. Dobbiamo essere più cattivi e determinati".

Che idea si è fatto di Yeboah?
"Partirà con noi. Ha fatto due partite in Nazionale dove solitamente è titolare, ma è subentrato e ciò significa che le sue condizioni non sono delle migliori ancora, visto che si è allenato a parte. E' difficile pensare a lui dal primo minuto, non ha le conoscenze delle cose che chiedo".

Che atteggiamento si aspetta domani con 70 mila spettatori che tiferanno contro? Il Milan sarà motivato a reagire.
"69mila, perché mille saranno del Venezia (ride, n.d.r.). Le motivazioni loro le hanno, ma le abbiamo anche noi. Ripartiamo dalle nostre sapendo che abbiamo una squadra da rispettare molto. Non voglio parlare sempre di coraggio, deve essere insito nel nostro lavoro, ma dovremo pensare di andare a giocarsela fino in fondo. Ero molto dispiaciuto dopo il Torino, certi punti fa male lasciarli per strada".

Le sono bastate due settimane per smaltire quella delusione?
"Assolutamente sì, bisogna pensare alla prossima, ma lì per lì ci ho messo un po' di più".

Sa di avere 99 vittorie in Serie A?
"Sì (ride, n.d.r.). Non sono scaramantico, si diventa deboli, bisogna essere positivi. Detto questo, sì: mi piacerebbe trovarla e sto lavorando anche per questo".

Ore 13.35 finisce la conferenza stampa

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