Un'altra coppa nel segno di Thibaut Courtois, paratutto nelle finali del Real Madrid
C'è un momento in cui il Real Madrid ha probabilmente capito che avrebbe portato a casa la Supercoppa. Il minuto è il secondo del secondo tempo, Pasalic si trova in area da solo e spedisce il pallone, di testa, nell'angolino più lontano. Probabilmente un portiere normale non si sarebbe nemmeno buttato, impossibilitato ad arrivarci. Quasi tutti, senza i centimetri di Thibaut Courtois, si sarebbero arresi, magari cercando comunque il tuffo. Sarebbe stato l'1-0 che rivoltava la gara, che poteva dare un finale diverso.
Poi è chiaro che il Real Madrid, con tutti i suoi campioni, avrebbe comunque potuto vincerla. Quando però è passato in vantaggio, tutto è stato più facile. Un po' come contro il Borussia Dortmund, nella finale di Champions League. Vai in vantaggio e puoi gestire la partita come meglio vuoi, con gli spazi che si aprono e le accelerate di Vinicius Jr, la qualità di Jude Bellingham, anche il senso del gol di Kylian Mbappé. Di fatto il Real Madrid sembra un all star, come ha spiegato Carlo Ancelotti che "non ci ha dormito" per tutti i campioni che ha davanti.
Courtois però è stato straordinario, al solito. Contro il Liverpool, due anni fa a Parigi, si era dimostrato una saracinesca fermando tutti, da Salah in giù. Lì il Real Madrid forse non era la squadra più forte in campo, qui sì. E basta una parata per mettere in discesa una gara che nel primo tempo poteva diventare davvero ostica.