Szczesny ritrovato e Morata rimanda i rimpianti per CR7: i motivi per sorridere di Allegri
C'è un po' di sole a Torino, anche se le ossa della Juve scricchiolano dopo il deludente pari interno contro il Milan di ieri sera. Tra le critiche da fuori e l'autocritica che si è fatto da solo al termine della partita, Massimiliano Allegri ha almeno due buoni motivi per tirare fuori un sorriso. Anche se la montagna da scalare resta impervia.
Szczesny è tornato? Forse non se n'è mai andato, magari qualche svarione lo offrirà comunque. Sta di fatto che, dopo alcune uscite a vuoto, il portiere polacco è stato decisivo per tenere almeno quel punticino che sa di rammarico ma non disfatta totale. Una buona prova, culminata parata che ha chiuso la porta del possibile gol vittoria a Pierre Kalulu. Una bella risposta, alle tante critiche, in larga parte anche giustificata dalle prestazioni, degli ultimi tempi. Del resto, Allegri non ha mai avuto dubbi sull'estremo difensore ex Arsenal e Roma.
Morata non fa rimpiangere CR7. Lo spagnolo parte forte, spesso e volentieri. Quello al Milan è il suo terzo gol consecutivo, dopo Napoli e Malmoe, e pazienza se sono serviti a portare a casa appena quattro punti sui nove disponibli. C'è vita oltre Ronaldo, insomma: da quando è tornato a Manchester, il portoghese non ha fatto altro che segnare. Come a voler ricordare che, al di là di tutte le analisi possibili, cedendolo la Juve abbia rinunciato a un bottino di trenta gol stagionali. Li segnerà tutti Morata? Difficile prevederlo, in più lo spagnolo era bianconero l'anno scorso. Il fatto che per ora di gol ne faccia, almeno, consente di rimandare il problema: almeno quello, per Allegri.