Sutalo completa la difesa del Verona. Ora l'attaccante, che non sarà Lammers
Per un Sutalo che arriva, un Lammers che sfuma. Sono le sliding doors del mercato, in generale, e dell'Hellas Verona, nel caso specifico. I gialloblù non derogano alla linea verde cui è improntata questa sessione di mercato e si assicurano (in prestito con diritto di riscatto e controriscatto) un centrale promettente, strutturato fisicamente, già formato per la difesa a tre (viene da un anno e mezzo di scuola Gasp, del resto). Il croato riempie la casella che era di Lovato, che a sua volta sostituirà il croato all'Atalanta: curiosi incastri di mercato.
Il filo diretto con Bergamo, nelle intenzioni di D'Amico, non si doveva fermare a Sutalo e Lovato. Il nome che stuzzicava di più per l'attacco, Lammers, alla fine è approdato a Genova. Una fumata grigia che lascia un po' d'amarezza, perché l'Hellas aveva di fatto raggiunto un'intesa di massima con l'olandese. Facendo così i conti senza l'oste, perché la differenza, alla fine, l'ha fatta il patto di ferro tra i bergamaschi e il Genoa. Il capitolo attaccante resta dunque in evoluzione, lungi dalla definizione finale (posto che nel mercato tutto può cambiare in un batter d'occhio). La strategia prevede ora un piano C, perché il B (Pinamonti) s'è già accasato altrove, a Empoli. Verso chi tenderà la nuova virata? Per Scamacca c'è grande concorrenza, Lapadula era un'idea di inizio sessione che è andata raffreddandosi. Tenendo sempre conto di eventuali e plausibilissime sorprese (leggi Simeone).
Nel limbo ricorrente in cui, per un paio di settimane, i temi di mercato si intrecciano a quelli di campo, la testa di chi corre e suda quotidianamente a Peschiera non può che andare all'Inter, avversario a Verona nel friday night del secondo turno. Sarà il primo big match propriamente detto della stagione, in un Bentegodi che si avvicinerà alla capienza massima (poco più di 15.000 posti) ben più dello scorso sabato, quando per la sfida contro il Sassuolo erano stati staccati 5.448 tagliandi.