Sassuolo, il bilancio: plusvalenze e Mapei salvano il risultato netto. Solo -1,7 milioni
La Gazzetta dello Sport ha analizzato i conti del nostro calcio con uno speciale di due pagine con le 20 squadre della scorsa Serie A.
SASSUOLO
Non è mai stata la prima squadra per spettatori, il Sassuolo, nel campionato italiano. Non lo sarà nemmeno dopo la pandemia, ma è certo che ha colpito limitatamente il comparto sportivo neroverde. Questo perché le plusvalenze hanno fatto da paracadute con 39,1 milioni di euro, di fatto mitigando tutti i problemi. Anche perché il Sassuolo ha costi per 120,9 milioni di euro annui.
Il fatturato
Non è basso per una squadra di Serie A, perché sono ben 82 i milioni generati dall'anno solare 2020. È quello della pandemia, quindi con i botteghini al minimo, ma anche gli sponsor. Ecco, questo non è un problema per i neroverdi perché possono contare su una sponsorizzazione da parte di Mapei di 23 milioni di euro. Quindi è evidente che l'apporto della famiglia Squinzi faccia la differenza, altrimenti sarebbero stati molti meno. È però un dato veritiero e consolidato, perché non ci sono dilazioni sull'anno.
Patrimonio positivo ma qualche debito
Il Sassuolo può considerarsi comunque abbastanza tranquillo, con un patrimonio positivo di 26,3 milioni ma anche debiti per 88,1, probabilmente contratti per garantire l'operatività anno su anno. Tutto sommato è una realtà che viene legata a doppio filo dalla famiglia che inserisce capitali, ma va detto che con le plusvalenze e gli ottimi giocatori che producono - Frattesi, Traoré, Scamacca, Berardi e Raspadori sono uomini mercato - non ci dovrebbe essere grande difficoltà per il futuro.