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LIVE TMW - Simeone presenta la docu-serie sulla sua carriera: "Vorrei tornare ad allenare in Serie A"

di Giacomo Iacobellis
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A margine della presentazione della nuova docu-serie Amazon Exclusive sulla sua carriera, "Simeone - Vivir partido a partido", El Cholo Diego Pablo Simeone si racconta a 360° in una conferenza stampa virtuale con la partecipazione di Ricardo Cabornero, Head of Prime Video Content Spain, e dell’executive producer David Quintana. Segui il live di TMW con tutte le dichiarazioni in tempo reale dell'attuale tecnico dell'Atletico Madrid, nonché ex giocatore di Lazio e Inter!

17.05 - Inizia la presentazione della docu-serie sul Cholo, che sarà disponibile a partire dal prossimo 26 gennaio. Fra pochi minuti prenderà la parola Simeone in persona.

17.11 - In attesa di Simeone, emergono i primi dettagli sulla docu-serie: saranno sei episodi da 40 minuti ciascuno e racconteranno trent’anni di carriera da giocatore e allenatore del Cholo, con un focus speciale sulla sua stagione 2020-21 e su tutti i segreti di un successo internazionale che ha fatto passare il cholismo alla storia del calcio. Quelle di Cristiano Ronaldo, David Beckham, Leo Messi, José Mourinho, Pep Guardiola, Sergio Ramos, Luis Suárez, Koke e Fernando Torres sono solo alcune delle testimonianze raccolte all’interno della docu-serie intorno alla figura di Diego Pablo Simeone. "Simeone - Vivir partido a partido" è una produzione TBS e Wakai Sports in collaborazione con Atleti Studios in esclusiva per Prime Video.

17.14 - Prende la parola mister Diego Pablo Simeone: "Sono molto contento. Non è stato facile raccontarmi e lasciare entrare dentro la mia quotidianità altre persone, ma ce l'abbiamo fatta e sono felice. Questa serie racconta tutta la mia carriera, prima come calciatore e poi come allenatore, ovviamente fino a questo momento. È un viaggio nella mia vita, privata e professionale. Per fortuna sono riuscito a costruire sempre una famiglia, fra i miei più cari, ma anche nel lavoro. La serie mostra proprio questo, una parte di me che la gente non vede da fuori. Ci sono stati tanti bei momenti durante le riprese, una delle scene che più mi ha colpito è stata sicuramente la chiacchierata con mio padre davanti a casa nostra. Un momento molto intimo, al pari di tanti altri che vedrete nei sei episodi".

17.23 - Inizia lo spazio riservato alle domande dei giornalisti per mister Simeone.

Che importanza ha sentire e conoscere la maglia del club che allena?
"Posso sentire e capire più rapidamente cosa succede non solo in campo, ma in tutto l'ambiente. Io conosco molto bene la gente dell'Atletico... Per esempio: anche quando giochiamo male, so che durante la partita i nostri tifosi ci appoggeranno sempre. Poi alla fine, se sono meritate, è giusto che arrivino le critiche".

Nella docu-serie la vediamo cantare appassionato l'inno dell'Atletico Madrid insieme alle sue figlie.
"L'Atletico è una gran parte della mia vita. Prima o poi dovrò andarmene, perché nella vita inizia e finisce tutto. Mi auguro comunque che questa separazione sia frutto di una decisione condivisa. Ma è chiaro che per me l'Atletico è stato, è e sarà sempre speciale".

Aveva mai pensato di arrivare a questo livello?
"Ho sempre voluto il massimo. Sono sempre stato ossessionato dal migliorarmi ogni giorno, non tanto dal vincere, ma piuttosto dal diventare sempre meglio. Non mi pento di nulla come calciatore, ho dato e fatto tutto quello che potevo. Adesso però ho ancora tanti anni davanti a me come allenatore, mi sento ancora giovane".

È vero che le servono 5 giorni per assimilare una sconfitta?
"Sì (ride, ndr), la sconfitta è sempre dolorosa. Una sconfitta deve essere analizzata e compresa, poi superata, ma è importante che ti faccia soffrire. Se non soffri, non impari niente".

Come mantiene vivo il fuoco del suo Atletico dopo aver vinto così tanto in questi anni?
"Non è facile, serve avere sempre tanta creatività per continuare a motivare la squadra. Ogni volta che vinciamo il campionato, non è semplice poi ripartire. Ci sono squadre come la Juve o il Bayern a cui viene naturale vincere la propria lega, per noi non è così".

Di cosa ha paura Simeone?
"Della morte. La morte è l'unica cosa che mi fa paura. Il resto no, il resto si sistema sempre".

È facile essere Diego Pablo Simeone?
"Al 100% sì, mi sento fortunatissimo a fare quello che faccio e a vivere questa vita".

Domanda sulla Nazionale argentina: la vittoria della Coppa America può aver fatto rilassare l'Albiceleste?
"Assolutamente no, vedo il ct Scaloni e tutto il suo staff molto concentrati e solidi in vista del Mondiale".

Che ricordo ha del suo passato in Italia?
"Ho un ricordo meraviglioso del calcio italiano, ho imparato molto come giocatore ma anche come uomo. Sono maturato in Italia e mi piacerebbe tornarci in futuro da allenatore. Ci sono grandi squadre in Serie A e c'è un bel livello, oggi sto bene dove sono, ma tutto finisce nella vita e nel calcio. Prima o poi dovrò lasciare anche io l'Atletico Madrid...".

Si pente di qualcosa nella sua carriera?
"No, ho sempre deciso con l'istinto o facendo le mie valutazioni. Non ti puoi pentire se hai fatto qualcosa che credevi fosse giusto. Chiaramente so che avrei potuto fare alcune cose in modo migliore, ma non mi pento di nulla. Sono sincero".

17.54 - Finisce qui l'evento di presentazione della docu-serie sulla carriera, prima da giocatore e poi da allenatore, di Diego Pablo Simeone. "Simeone - Vivir partido a partido", come detto, sarà disponibile dal prossimo 26 gennaio.

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