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LIVE TMW - Napoli, Gattuso: "La palla scotta, ma basta paura. Divertiamoci"

di Antonio Gaito
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Amici di TMW, buongiorno e benvenuti dal centro tecnico di Castel Volturno alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso. Il tecnico risponderà alle domande della stampa alla vigilia della delicata trasferta sul campo del Sassuolo.

12.31 - Inizia la conferenza.

E' passata la paura che ha visto negli occhi dei giocatori col Parma? Ha visto segnali? "Ho visto una squadra che s'è consegnata a me ed al mio staff, ho visto grande disponibilità, abbiamo lavorato molto forte. Ho visto una squadra che fa tutto quello che chiediamo, è chiaro che cerchiamo qualcosa di diverso e dal primo giorno vi ho parlato di giocare per reparti. Abbiamo la nostra filosofia, dobbiamo tornare a fare quello che il Napoli ha fatto per tanti anni dopo l'ultimo anno e mezzo in cui ha giocato con un modulo diverso. Dobbiamo credere in ciò che facciamo. Li ringrazio per la disponibilità, non è facile quando per tanti anni sei lassù e vinci sempre ed ora per due mesi non vinci. Può succedere come col Parma all'inizio, non è un caso, subentra la paura ma dobbiamo uscirne. Ho sentito parlare dell'ultima spiaggia, ma nello sport non esiste, dobbiamo solo stare sul pezzo e recuperare i giocatori mentalmente. Le prestazioni in Champions non sono di due anni fa, per questo dobbiamo liberarci e giocare con un modulo ed uno stile diverso e tornare a divertirsi".

Cosa si aspetta domani? "Giochiamo contro una squadra forte, con giocatori giovani di talento, un tecnico che fa giocare molto bene le proprie squadre. Voglio vedere equilibrio, organizzazione, che non andiamo nel panico, senza pensare ma sapendo soffrire, e quando ha il pallone di fare quello che sa già fare".

Sui rumors sui rinnovi di contratto. Si relazione anche su questo con la società? "La mattina entro alle 8.30 e vado via alle 8 di sera, ora la priorità è il campo, allenare chi ho a disposizione, farli stare sul pezzo e parlare tanto, ascoltando anche ciò che dicono. Poi avranno 6 giorni di riposo, dopo incontreremo il presidente col direttore e parleremo di tutto. Per me si deve fare pocom, i giocatori ci sono, forti, e spero con tutto il cuore che i giocatori firmeranno i rinnovi perché più forti di questi in giro ce ne sono pochi".

Sulla paura del Napoli. Può diventare anche la paura di Gattuso? "Io non ho paura, nessuno deve pensare alla paura. Devo dare tranquillità. L?ultima vittoria a Reggio Emilia risale al 2014, la storia non ci aiuta, ma dobbiamo cambiarlo. Non dobbiamo pensare alla paura, dobbiamo pensare a tenere il campo, a non guardare la classifica, a non pensare che se veniamo superati sulla prima pressione poi prendiamo gol. Dobbiamo pensare solo a ciò che dobbiamo fare, migliorarci, ed alla qualità e quantità di ciò che si fa in settimana".

E' anche Gattuso contro De Zerbi, lo fece arrabbiare in un Foggia-Pisa. "No, c'è Sassuolo contro Napoli. Avevo i capelli neri, ora ce li ho bianchi. Roberto è un giovane allenatore molto preparato, domani è solo una partita, non Gattuso contro De Zerbi".

Quali novità ha introdotto? "Col 4-3-3 palleggiare dal basso, creare superiorità numerica e poi andare cercare i tre davanti. Soffrendo meno, tenendo meglio il campo, col Parma la squadra ha fatto bene tecnicamente nella ripresa, ma non abbiamo tenuto bene il campo e nelle marcature preventive, anche se poi i due gol sono due errori ma la squadra non ha fatto le letture corrette. Non dobbiamo pensare che c'è il compagno a metterci una pezza, bisogna essere organizzati, saper scalare, capire come andare a prendere gli avversari".

Fabian può fare il regista? "Può farlo, con le sue caratteristiche, dandoti sempre linee di passaggio. Ha giocato a due, in nazionale da mezzala, ma può farlo. Se pensiamo che abbia recupero immediato e l'attacco subito alla prima o seconda palla, no, non ha queste caratteristiche, è più uno d'ordine di palleggio".

Grande entusiasmo per questa avventura. "Voglio fare bene qui, per me è un grande club, i giocatori sono fortissimi e ci sono persone squisite che si sono messe a disposizione con me ed il mio staff. Ho grande entusiasmo, io so lavorare solo facendolo dalla mattina alla sera, non posso pensare che siamo messi male, dobbiamo lavorare ed uscirne".

Raccontano che lei è pazzo di Milik. "Io sono pazzo di lui, come di tutti i giocatori. Dobbiamo ripartire da quell'abbraccio del presidente per Insigne. Questa squadra vi ha dato tanto a voi giornalisti, tifosi, città, regione e ora dobbiamo stare vicino ai giocatori che hanno dato di più, Insigne, Milik, Callejon, e che sono i più bersagliati. La squadra non ha bisogno di sentire fischi e problemi, dobbiamo fargli sentire l'affetto. Spero che i tifosi possano capirlo, oggi la palla scotta, la palla pesa 10kg, 20kg. Milik sì, mi piace, perché lega il gioco, viene, ti fa uscire bene le giocate, poi ha presenza ed è completo. E' stato sfortunato finora, ma ce ne sono tanti forti, tutti quelli in attacco".

In pochi giorni ha conquistato la squadra. "Magari, qualcuno è bravo a nasconderlo, a qualcuno starò sulle scatole, ma fa parte del gioco. Quello che conta è il campo, lì deve esserci voglia e senso d'appartenenza. Poi fuori può succedere che qualcuno sbagli qualcosa, lo faccio passare, ma in campo non lo faccio passare".

Rotazione in porta come nella gestione precedente? "Non è che Ospina non sia una certezza, ma in questo momento c'è da dare continuità a quello che stiamo facendo. Non devo regalare nulla ad Ospina, è un portiere che tiene bene la porta, un ragazzo che dà tanto. Valutiamo, ma per ora no".

I problemi al di là di quelli mentali? "E' una situazione di conoscenze, concetti, quando dobbiamo andare in pressione, quando no, quando dobbiamo scivolare o meno. Non si può fare tutto in 10 giorni, ma ho visto qualcosa di diverso, dobbiamo continuare e tutto passa dai risultati, devono essere positivi altrimenti tutto diventa più difficile per migliorare ogni giorno".

Prima psicologo che allenatore? "Avrei dovuto lavorare in ogni caso nella testa dei miei giocatori. si va alla ricerca degli alibi, ma i risultati aiuteranno a risolvere queste problematiche. Io non vedo però una squadra che va ad 1 all'ora o che si risparmia, abbiamo problemi più gravi che sono le partite e che dobbiamo migliorare a livello tattico e fisico. Speriamo in qualche prova importante, per poi sederci ad un tavolo e guardarci in faccia per risolvere anche gli altri problemi".

Cosa ha cambiato rispetto agli allenamenti di Ancelotti? Si parla di allenamenti più intensi. "La mia metodologia è diversa, con rispetto verso gli uomini di Ancelotti. Mi piace farli ad alta intensità, un giorno a campo stretto ed un giorno allargandolo di più. Alla fine devo allenare la squadra come poi voglio giocare in partita. Un'ora e 15, 20, non di più se alleni ad alta intensità. C'è stato un po' di rigetto, il lavoro è diverso e poi quando cambi qualcosa è chiaro che paghi un po' a livello muscolare. Dobbiamo cambiare, non perché l'ho trovato male fisicamente, ma perché voglio una squadra che faccia corse diverse da come le faceva prima".

Lozano in che posizione lo vede? "Basta vedere la scheda, i gol li ha sempre fatti da attaccante esterno, lo vedo più lì che da prima punta".

12.52 - Termina la conferenza stampa

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Sabato 18 Maggio 2024
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