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LIVE TMW - Florenzi: "Un Milan senza Maldini è un po' come una Roma senza Totti e De Rossi"

di Raimondo De Magistris
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13.08 - Secondo giorno di ritiro a Coverciano per la Nazionale di Roberto Mancini. A prendere la parola quest'oggi, in conferenza stampa, sarà Alessandro Florenzi, terzino classe '91 fresco di Scudetto col Milan.

Ieri la conferenza stampa di Roberto Mancini: clicca qui per rileggerla.

13.10 - Ha inizio la conferenza stampa: "Durante il percorso al Milan ho trovato molte analogie tra i rossoneri e la Nazionale campione d'Europa. Io lo dicevo da un po', al Milan non mi capivano perché non avevano vissuto ciò che ho vissuto io ma lo senti quando c'è qualcosa e io lo sentivo e lo dicevo, alla fine sono stato contento di aver avuto ragione".

Anche al Milan un mix di giovani e giocatori maturi, come ora sarà la Nazionale
"In tutte le squadre deve esserci questo mix giusto per creare un gruppo vincente, al Milan ho trovato tanti giovani molto, molto bravi e alcuni potranno diventare dei campioni. Ma a volte anche l'esperienza ti aiuta".

Cosa vorrebbe dire per il Milan andare avanti senza Maldini?
"L'ho conosciuto quest'anno, è un uomo di grandi valori e con lui ci metterei anche Massara. Sono la base del campionato vinto, loro due col mister hanno fatto un grandissimo lavoro. Sono persone molto importanti che possono fare bene al Milan. Un Milan senza Maldini è un po' come una Roma senza Totti e De Rossi" .

Vi è mancata leggerezza contro la Macedonia?
"Non credo. Noi siamo fatti un po' così, è ovvio che ci dispiace per quanto accaduto e ora vogliamo voltare pagina".

Avresti voluto festeggiare la Conference League?
"Non l'ho potuto fare in incognito ma l'avrei fatto sicuramente. Ciò che un po' mi dispiace è non aver vinto qualcosa con la Roma".

Come ti poni nei confronti di questa Nazionale? Quanto pensi di restare?
"Fin quando il ct mi chiama, siamo pagati per fare questo, per giocare a calcio. Questo è il mestiere più bello della storia: devo farmi trovare prima col club e poi se il ct avrà fiducia in me mi chiamerà, non si rifiuta mai la Nazionale".

Come cancellare la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale?
"E' difficile che andrà via presto. Non lo sa Maldini cosa farà da qui al 30 giugno, figuriamoci se lo so io. Ora voglio fare bene con la Nazionale, poi ci saranno le vacanze e poi quel che sarà sarà..."

Come hai visto i giovani?
"Tanti non giocano molto e non è facile, il mister dovrà andare avanti con la sua idea di base e vedere quel che sarà e dirà il campionato su tanti di noi".

Ma sono pronti?
"Si e no... Alcuni possono essere pronti, per me Tonali è pronto per giocare in Nazionale..."

La tua volontà è restare al Milan?
"La volontà è andare in vacanza, solo quello..."

Perché un'Italia forte come la nostra è fuori dal Mondiale?
"Se fossimo usciti dal Mondiale in una ipotetica finale col Portogallo sarebbe stato diverso, con tutto il rispetto per la Nord Macedonia che non è al nostro livello. Però il calcio ti insegna che nessuna gara è scontata e l'insegnamento è questo: giocare tutte le gare come una finale. Anche se poi pure a Palermo l'abbiamo giocata, tirando 50 volte in porta... Mi prendo l'insegnamento. Capire perché siamo usciti è ancora un po' difficile. Per me nelle gare di qualificazione abbiamo creato tanto, ma non abbiamo concretizzato. Non ho rimpianti sul gioco che abbiamo espresso".

Con che spirito andate a giocare questa gara a Wembley?
"Quando indossi la maglia della Nazionale non puoi non avere motivazioni. E' il sogno di tutti i bambini, e non dovrei trovare motivazioni per giocare con la maglia della Nazionale?".

Cosa vorresti vedere in questa Nazionale del Milan campione d'Italia? Hai mai pensato alle dimissioni di Mancini?
"Io ho avuto più paura quando abbiamo vinto, partendo dalla seconda domanda. Avevo più paura si dimettesse quando abbiamo vinto l'Europeo, più che ora. E' una sensazione mia. Poi ognuno ha la sua filosofia di gioco: il gruppo qui è molto simile a quello del Milan".

TMW - La gara di Wembley sarà la fine di un ciclo per poi aprirne un altro con la Nations League?
"Io penso che il mister farà le sue valutazioni. A parte Chiellini, come ha detto ieri il ct Mancini noi resteremo a disposizione e quindi Mancini continuerà a fare le sue valutazioni".

Nations League competizione ridicola anche per le troppe gare che avete già giocato?
"Siamo abituati a giocare tante gare ma credo che anche per questo motivo il mister ha portato tanti giocatori. Non penso sia una competizione ridicola, ma se avesse portato al Mondiale sarebbe stato meglio".

Tornare a Wembley cosa ti fa venire in mente?
"Sarà una emozione speciale, tornarci da campione d'Europa... La delusione del Mondiale resta in tutti noi ma deve restare anche quanto fatto all'Europeo".

Ci sarà una immagine che ti porti dietro appena tornerai a Wembley?
"Che dovevo tirare il sesto rigore... Quindi ringrazio Donnarumma (ride, ndr)".

Chiellini è per l'Italia ciò che Ibrahimovic è per il Milan?
Sì, il paragone ci può stare. Sono tanto diversi: uno mena in campo, un altro fuori. Ma come carisma sì, sono molto simili".

Cosa vi lascia Chiellini?
"Ci lascia una leggenda del calcio italiano. Ci mancherà il suo carisma, il suo sorriso, i suoi discorsi e la sua tranquillità. Mercoledì vogliamo farlo lasciare la Nazionale con una vittoria".

A che punto è il calcio italiano?
"Le prime otto squadre hanno giocato un bellissimo calcio, d'attacco. Giocate e preparate: tutte squadre che hanno fatto un percorso di gioco e con una impronta di calcio. Siamo andati avanti. Prima c'erano squadre che vincevano il campionato a gennaio, mentre quest'anno s'è deciso all'ultima giornata e ci sono state tante gare non scontate. Hellas-Milan l'abbiamo vinta in rimonta, l'Empoli a Bergamo ha vinto e bisogna fare solo i complimenti ad Andreazzoli. Siamo avanti da questo punto di vista. La Nazionale ha il suo gioco da quando c'è Mancini".

Quali parole di Chiellini ti sono rimaste dentro?
"E' un ragazzo di poche parole ma quelle che ti dice ti entrano dentro. Quando c'è Giorgio in campo ciò che mi fa stare bene è il suo sorriso: con la Spagna, il suo sorriso con Jordi Alba è stato devastante, ci ha messo una tranquillità devastante".

13.35 - Conclusa la conferenza stampa.

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