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LIVE TMW - Cagliari, Carli: "Nainggolan resta a giugno? Ora è presto"

di Francesco Aresu
Fonte: dalla sala stampa della Sardegna Arena
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Il direttore sportivo del Cagliari, Marcello Carli, risponderà alle domande dei cronisti durante la conferenza stampa organizzata per questo pomeriggio alla Sardegna Arena. L'inizio è previsto per le 16.

16.05 – Inizia la conferenza stampa.

Caso Nandez, visto che è qui chiediamo subito: in caso di offerta irrinunciabile può partire?
"Siamo qui anche per parlare di questo, visto che il mercato è iniziato: si rischia poi di fare tanta confusione. Nahitan sta bene, anche oggi si è allenato col gruppo: è tornato bello carico, si è riposato. Lui è un giocatore del Cagliari, la squadra ha fatto un girone d'andata ottimo e non vedo perché il Cagliari debba vendere i titolari. Poi non so, se arrivano offerte da 80 o 90 milioni si vedrà: per noi il 2020 è un anno molto importante, con il presidente Giulini abbiamo pensato che sia stato il giusto anno per ricostruire. E il caso Barella dello scorso gennaio insegna, su Nandez siamo serenissimi. Spero che faccia una grande partita a Torino se giocherà e un grande girone di ritorno".

Ancora su Nandez, relativamente all'udienza del 14 gennaio.
"Nahitan non c'entra nulla nel caso del 14 gennaio, è una questione tra il suo procuratore e la società per questioni di diritti di immagine. Non abbiamo mai risposto, come dirigenza, per questo motivo".

Discorso portiere: cosa fare con Olsen e Cragno?
"Io non lo vedo come un problema, sinceramente: sui portieri dormo tranquillo, poi vedrà il mister cosa fare. Siamo strafelici di Olsen, siamo strafelici del ritorno di Cragno. Poi c'è il discorso Aresti, che possa andare in prestito a Olbia fino a fine stagione con l'impegno di tornare poi a Cagliari. Ma non abbiamo in testa di vendere nessuno".

Cosa pensate di fare in entrata?
"Abbiamo un gruppo che ha fatto 29 punti e magari nelle ultime partite penso che ci abbiano tolto qualcosa, anche se sono sostanzialmente quelli meritati. Nessuno ci ha regalato nulla, il merito è tutto dei ragazzi. Ho un rispetto straordinario per loro, secondo me migliorare questa squadra non è semplice. Abbiamo Pavoletti fuori, ma almeno ora è tornato in gruppo, abbiamo Cragno che dovrebbe rientrare a gennaio. L'unico problema ora è il discorso difensore centrale: pensavamo che il problema di Ceppitelli fosse meno grave, vedremo se fare qualcosa. Numericamente siamo pochi, perché Walukiewicz è un ragazzo di grande prospettiva, ma dipende da cosa offre il mercato. Cistana e Juan Jesus? Sono nomi sul mercato, questo è chiaro. Però nomi non ne faccio".

Discorso Cragno-Olsen: si va quindi verso una concorrenza totale?
"Olsen lo si è preso negli ultimi giorni di mercato, dopo alcune valutazioni che sono avvenute durante l'estate. Se siamo qui è anche grazie alla cessione di Barella: l'ultimo giorno di mercato si è deciso di puntellare la rosa dopo i due gravi infortuni di Cragno e Pavoletti. Per migliorare servono 20 giocatori di grande livello. Olsen è arrivato qui perché il Cagliari ci ha creduto, sa di aver fatto bene e anche di aver sbagliato a Lecce. In questo momento siamo sereni, perché Cragno recupera e si vedrà. Ora restiamo così, poi da qui al 31 non si sa. Se aumenti il livello, la gestione diventa più difficile e sarà una bella lotta tra loro: chi è più in forma gioca. Se la Roma dovesse venire da noi chiedendo il ritorno di Olsen si vedrà, ora non possiamo parlare di questo".

Situazione Nainggolan, visto che è in prestito secco.
"Non è una situazione semplice, perché Radja ha una valutazione importante e un rendimento ottimo. Ne ha già parlato il presidente, non devo aggiungere altro e non si deve prendere in giro la gente. Poi, se a giugno ci dovesse essere anche solo una possibilità, il Cagliari ci proverà sicuramente. Noi sappiamo che è in prestito, non è una cosa semplice la sua permanenza: a ora non so cosa dire, sarebbe sicuramente un bel sogno".

Questione lista: come fare col rientro di Cragno e Pavoletti?
"C'è sicuramente qualcuno che sta giocando meno di altri, penso che possano suscitare interesse. Birsa e Mattiello? Valter ha avuto mille sfortune, due fratture e nessun infortunio muscolare. Vedremo sul mercato se ci saranno offerte e proposte. Non posso negare che la lista non sia un nostro pensiero, ma ci abbiamo pensato".

Esiste un effetto Cagliari, con qualcuno che si offre e propone al Cagliari?
"Direi che sembrano esserci meno difficoltà a convincere i calciatori. Il fatto che sia arrivato Radja sicuramente non ci ha portato svantaggi su questo fronte, così come il rendimento della squadra. Però quello che vorrei sottolineare con forza è che quello che ci serve dobbiamo trovarlo da questo gruppo. Lo scorso anno abbiamo fatto un mercato volutamente di confusione, come dico io, perché bisognava dare un segnale. Ma quest'anno abbiamo recuperato".

Qual è tra chi ha giocato meno che l'ha sorpresa di più per tenacia? Poi esiste un problema a sinistra?
"Nomi non ne posso fare, ho visto una crescita abbastanza globale. Anche nella partita di Coppa abbiamo giocato per passare il turno, ci è dispiaciuto scegliere di chiudere la curva quando magari l'avremmo anche riempita. Potrei fare i nomi di tanti, come Deiola e Ragatzu anche se non sarebbe giusto nei confronti degli altri. Discorso a sinistra: Pellegrini e Lykogiannis possono crescere ancora, possono e devono dare di più, ma sono convinto che daranno di più. Hanno fatto qualche partita importante e qualcuna meno, ma ci hanno comunque messo del loro. Così come possiamo crescere a destra, eh. Su Faragò pensavo di dover aspettare molto di più, quando invece ha avuto un inizio folgorante. Bisogna saperli aspettare, perché siamo convinti di poter fare bene".

Il Cagliari è una squadra tra le meno giovani del campionato: servono investimenti sui giovani?
"Gli investimenti sono arrivati a giugno, ma anche a gennaio. Abbiamo già tanti ragazzi nel nostro giro che sono forti, ma a volte si vede più il giardino del vicino dove l'erba sembra più verde. L'importante ora è non fermarsi. L'Atalanta è un esempio: penso che abbiano il miglior settore giovanile d'Italia, ma ditemi chi gioca in prima squadra che sia uscito da là. Per mantenere un certo livello sono andati a prendere i giocatori pronti, perché fanno bene e cavalcano su un livello che è alto cui serve avere giocatori di un certo tipo. Abbinare investimenti e valorizzazione del settore giovanile è sempre difficile, però la squadra ora è più giovane dell'anno scorso. È un percorso, abbiamo iniziato quest'anno".

Ci sono rinnovi in ballo?
"Sento che uno dei motivi per cui il Napoli non sta facendo benissimo è la questione rinnovi. L'anno scorso ne avevamo 7, quest'anno sono 3 (Rafael, Cacciatore e Cigarini): secondo me, per come si stanno comportando, devono restare sereni. E magari qualche bel rinnovo per i risultati della squadra lo abbiamo già in mente".

Il futuro di Ionita? E cosa fare dopo i 29 punti arrivati finora?
"Non dobbiamo avere paura di andare a giocarci le partite ovunque. Promettere altri 29 punti probabilmente sarebbe ingiusto, ma questa squadra sta facendo bene per quello. Su Ionita vale il discorso Nandez: i titolari non vanno via".

A luglio disse "stiamo cambiando le gerarchie del Cagliari", ora si può dire che il Cagliari possa cambiare quelle del campionato?
"No, sarebbe da presuntuosi. Allora parlavo di spogliatoio, ora stiamo facendo bene: il nostro obiettivo sarebbe restare dalla parte sinistra, perché l'importante è che questo sia l'inizio di un qualcosa da mantenere negli anni. Perché all'Atalanta sono stati bravi? Perché sono riusciti a confermarsi".

Fu Carli a rilanciare Sarri a Empoli.
"È stato un colpo di culo (ride, ndr). Il tutto è partito da una situazione quasi casuale, mi piglio dei meriti perché dopo 20 giorni mi resi conto di chi avevo davanti. Allora costava il giusto, mi è andata bene...".

Davanti state pensando a qualcosa?
"Simeone e Joao Pedro stanno facendo un campionato straordinario, poi decide il campo e il mister. Le gerarchie poi possono cambiare, visto che stiamo parlando poi di mercato: non ho detto che il mercato è chiuso, perché se capitano le occasioni siamo pronti a coglierle. Ma non è detto che arrivi uno più forte, ma che si metta in competizione con gli altri. La competizione è fondamentale, perché se sai che sbagli due partite poi tocca a un altro".

Ottimo momento anche per la Primavera.
"Stanno facendo un campionato straordinario, grazie al lavoro di Roberto, Daniele e Pierluigi (Colombo, Conti e Carta, ndr). Così come di Andrea Cossu: la società cresce anche a livello dirigenziale. Non penso che sia la terza squadra del campionato come valore assoluto, ma è assolutamente la prima come approccio. Il Cagliari ha grande futuro perché si sta crescendo a tutti i livelli, grazie anche all'attaccamento alla maglia e all'ambiente. Ho trovato dei ragazzi straordinari, per me qui si può fare bene davvero. Passeremo anche momenti difficili, ma potremo andare avanti a testa alta dicendo la nostra".

16.53 – Termina la conferenza stampa.

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