Lecce, l'ex Meluso: "Sticchi Damiani grande presidente. La retrocessione il mio cruccio"
Mauro Meluso, ex direttore sportivo del Lecce, è stato intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno per parlare della sua esperienza in giallorosso: "Ho avuto la fortuna di lavorare in sintonia con quel grande presidente che si è rivelato Sticchi Damiani, con il direttore generale Mercadante e con gli altri dirigenti dell'epoca".
Sulla retrocessione in B ha detto: "Costituisce il mio enorme cruccio ed è maturata nell'orribile anno del covid, che ha appesantito notevolmente i bilanci di tutte le società italiane e ci ha costretti a giocare dinanzi a spalti deserti".
E ancora: "Mi dispiace che in seguito siano circolate voci non veritiere su presunti ingaggi milionari concessi a calciatori quali Babacar o Benzar, che non resero secondo le aspettative". Il riferimento sembra essere alle recenti polemiche del capo dell'area tecnica Corvino riguardo il bilancio da risanare: "Quando sono arrivato a Lecce, ho trovato un patrimonio di 1,6 milioni, il resto erano solo ingaggi, con giocatori che non avevano mercato. Se oggi pensiamo e a quello che oggi siamo, dimostra quanto è stato fatto e quanto è stato fatto pur ottenendo risultati, senza debiti e tutto questo figlio del lavoro dell’area tecnica, perché il patrimonio di un club si misura attraverso il valore del club, che crescerà anche con il centro sportivo e verrà inserito anche quello nel valore del club e questo. Le plusvalenze sono le capacità di un manager di creare ricchezza. Io ci metto un minuto a spendere quei soldi, per me sarebbe più semplice prendere giocatori più cari. Il monte ingaggi, lo abbiamo ritoccato di poco, siamo arrivati a 16 lordi circa".