Le pagelle del Lecce - Non basta Farias. Difesa troppo ballerina
Risultato finale: Lecce-Napoli 1-4
Gabriel 5.5 - Non ha particolari responsabilità sui gol subiti. Nel primo tempo riesce a parare un rigore a Insigne, ma si muove in anticipo e l'arbitro fa ripetere.
Rispoli 5 - Non riesce a contenere Insigne, che quando lo punta gli va via regolarmente. Dal 70esimo Benzar 5 - Entra male in partita, ha responsabilità sul gol che chiude definitivamente il match.
Rossettini 5 - Pomeriggio complicato. Contro un Napoli sempre pericoloso sulle palle alte va spesso in affanno, anche perché Ghoulam e Malcuit arrivano sul fondo con discreta facilità.
Lucioni 5 - Si muove male sul gol che sblocca la partita. Va in raddoppio su Milik lasciando tutto solo Llorente, che si ritrova indisturbato dinanzi a Gabriel e non può sbagliare.
Calderoni 5.5 - Fabian è avversario complicato da decifrare, perché interpreta il ruolo in modo molto diverso rispetto a Callejon: non commette sbavature evidenti.
Majer 6 - Dopo un primo tempo piuttosto anonimo cresce e, nella ripresa, risulta tra i migliori in campo tra le fila giallorosse.
Tachtsidis 5 - Tocco di mano piuttosto ingenuo al 37esimo: allarga il braccio e permette a Insigne di raddoppiare dagli undici metri. Dal 46esimo Petriccione 6 - Il suo ingresso dà maggiore ordine alla manovra giallorossa.
Tabanelli 5.5 - Aggressività e tanto movimento in mezzo al campo, ma spesso e volentieri difetta in precisione e lucidità.
Mancosu 6 - A sorpresa, Liverani lo schiera tra le linee fin dal primo minuto: una mossa che non sorprende Ancelotti, bravo a limitarlo con i suoi centrocampisti. Perfetta al 61esimo l'esecuzione del rigore.
Falco 5.5 - Per un calciatore come lui, tecnico e innamorato del pallone, pomeriggio complicato al Via del Mare: gli avversari non gli lasciano respiro e il numero 10 non riesce a fare la differenza. Dal 65esimo Lapadula 5.5 - Entra per dare maggiore peso all'attacco, ma non riesce a costruire occasioni degne di nota.
Farias 6.5 - Partita di grande sacrificio perché, per trovare spazi, è costretto ad abbassarsi. Liverani gli chiede di supportare la manovra in fase di non possesso: svolge il compito e quando può si fa anche vedere dalle parti di Ospina. Come al 15esimo, quando sfiora il palo. Come al 58esimo, quando guadagna il rigore che Mancosu trasforma.