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Le grandi trattative del Parma - 1996, tra Barcellona e Real Madrid Ze Maria sceglie i crociati

di Niccolò Pasta
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Estate 1996. Il Parma, passato dalle mani di Nevio Scala a quelle di Carlo Ancelotti, figlioccio di Arrigo Sacchi, sa che sarà un’estate importante per la sua storia. Sembra una fase di transizione, la squadra perde alcune pedine storiche e dal mercato arrivano nomi affermati, come Enrico Chiesa, e altri meno conosciuti, come Hernan Crespo. Tra i colpi “meno conosciuti” c’è un brasiliano, reduce dalle Olimpiadi, acquistato per circa cinque miliardi dal Flamengo: Ze Maria. In realtà il terzino attenzionato dal club era un altro brasiliano, Cafu, acquistato nel ’95 dalla Parmalat e “parcheggiato” prima alla Juventude e poi al Palmeiras. Il ’96 doveva essere l’anno del definitivo salto in Italia, dopo un’avventura qualche anno prima in Spagna, ma sorsero problemi burocratici e Cafu decise di rimanere ancora in Brasile, facendo sfumare il suo approdo al Parma. I Tanzi, che nel corso di quell’estate erano diventati ancor importanti nell’organigramma dei crociati, decisero così di ripiegare sull’omologo Ze Maria, terzino del Flamengo.

La concorrenza però era molto agguerrita: Ze Maria aveva fatto intravedere cose importanti in Brasile, attirando l’attenzione di nientemeno di Barcellona e Real Madrid, che spingevano per portarlo in Spagna. Con grande sorpresa però fu lo stesso Ze Maria a rifiutare la corte spagnola, tutto per poter giocare nel calcio italiano, come spiegherà anni dopo: “In Brasile mi arrivarono offerte da Barcellona e Real Madrid ma io volevo solo il campionato italiano, che all’epoca era il migliore del mondo”.

Forte anche della volontà di venire in Italia del brasiliano, il Parma chiuse in fretta la trattativa con il Flamengo, versando nelle casse del club rubronegro 5 miliardi. L’arrivo a Parma di Ze Maria però non doveva essere definitivo, ma solo una tappa di passaggio per poter arrivare ad altre pedine: appena sbarcato in Italia infatti, il terzino sarebbe dovuto essere ceduto al Perugia di Gaucci, che avrebbe concesso al Parma il centrocampista Goretti, con la promessa di comprare anche i parmigiani Castellini e Matrecano. Ze Maria però non sapeva nulla di questo accordo, e, arrivato a Parma, si impose per rimanere e giocarsi le sue carte: "Ero disposto a lasciare il Brasile solo per una squadra di vertice. Giocando qui, sono sicuro che dal mio paese continuerò a essere seguito con la massima attenzione”. Il carattere messo in mostra piacque a Tanzi, che decise di mantenerlo in rosa e di farne il suo terzino titolare. Ze Maria rimase a Parma per due stagioni, vestendo la maglia gialloblù per 56 volte e segnando una rete, facendo intravedere buone cose, anche se forse al suo arrivo il brasiliano non era ancora pronto per certi palcoscenici. Venne ceduto al Perugia e, dopo una breve tappa di ritorno in Brasile, fece vedere le sue cose migliori, conquistando la fiducia dell'Inter che lo acquistò nel 2004.

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