Lazio, il bilancio: le plusvalenze limitano il passivo, ma ci sono 30 milioni di costi in più
La Gazzetta dello Sport ha analizzato i conti del nostro calcio con uno speciale di due pagine con le 20 squadre della scorsa Serie A.
LAZIO
Claudio Lotito ha sempre avuto un occhio di riguardo per il bilancio della Lazio, trovando spesso le contromisure per difendersi da alcuni problemi - come lo spalmadebiti che lo ha ancora in pugno per qualche anno - e riuscire a produrre una redditività. Non è successo nel 2020-21, perché è stato il secondo anno con un bilancio in negativo: -15,9 prima, -24,2 dopo. È chiaro che la pandemia abbia colpito abbastanza duro, dall'altro c'erano i proventi della Champions League che quest'anno saranno esclusi.
Il fatturato
Grazie agli introiti della massima competizione continentale, la Lazio è arrivata a 166,4 milioni, a cui vanno aggiunti ovviamente i diritti televisivi spalmati nell'anno precedente. Ci sono ovviamente anche i costi che raggiungono quota 196,4, esattamente 30 milioni in più. In questo scenario vanno a inquadrarsi le plusvalenze, molto b asse, intorno ai 3,1 milioni. Di fatto non cedere ha avuto un effetto abbastanza immediato sul bilancio della Lazio.
I debiti netti i quarti della Serie A, il patrimonio netto è quasi 0
Le dolenti note, in un quadro che sembra comunque consegnare una relativa tranquillità alla Lazio, sono dati dal patrimonio netto, in positivo di solamente 2,7 milioni di euro, oltre ai debiti netti che ammontano a 204,4 milioni. Forse l'alienazione della Salernitana, quasi forzata, potrebbe essere qualcosa da cui prendere spunto, visti i trasferimenti intercorsi su quest'asse. Certo, la Lazio dovrà fare una cura dimagrante perché negli ultimi due anni ha bruciato le buone cose fatte in quelli prima.