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Lazio, dal ko di Salerno alla Salernitana venerdì: cronistoria di una crisi senza fine

di Lorenzo Beccarisi
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Una sconfitta che riassume perfettamente la stagione della Lazio. Era il 25 novembre e la squadra allora di Maurizio Sarri andava a Salerno dopo lo 0-0 nel derby d’andata. Un pareggio che lasciò l’amaro in bocca ai biancocelesti, con la Lazio che aveva avuto le uniche occasioni pericolose in un match come sempre avaro di emozioni. A oltre 4 mesi di distanza è cambiato tutto, dalla guida tecnica biancoceleste al risultato del derby, passando per gli obiettivi stagionali. La Lazio infatti all’Arechi si presentava con soli 4 punti di distacco dal quarto posto e cercava continuità per rientrare nella corsa all’Europa che conta. Adesso, invece, la speranza è di entrare dalla porta di servizio in Europa, inseguendo un posto in Europa League.

Una sconfitta che lasciò strascichi

“Se fossi Lotito interverrei. E se capissi che è colpa mia andrei via”. Lo ha fatto tre mesi dopo, ma Maurizio Sarri già a fine novembre aveva capito la mala parata. E queste frasi, arrivate nel postpartita di Salernitana-Lazio, sembrano decisamente attuali. Dopo il vantaggio iniziale realizzato da Immobile su calcio di rigore, la rimonta della Salernitana nel secondo tempo spense la rincorsa biancoceleste. Da quel momento la Lazio ne ha vissuti molti altri di postpartita negativi come quello dell’Arechi. Un sofferto successo col Cagliari, un pareggio con il Verona e la sconfitta con l’Inter costrinsero la Lazio di Sarri a una frenetica rincorsa verso l’Europa. Rincorsa che per il tecnico toscano si è interrotta il 12 marzo dopo la sconfitta interna con l’Udinese. L’inseguimento ora è guidato da Igor Tudor, che venerdì vorrà ritrovare la vittoria.

Una nuova emorragia da interrompere

Non si può parlare di crisi se si perde con Juventus e Roma, ma in casa Lazio l’emorragia di gol e risultati non si ferma. Un gol in tre partite, tre punti in classifica e un quinto posto (probabilmente utile per la Champions) ormai irraggiungibile. Se l’Europa dei grandi, assaporata quest’anno, sembra un miraggio, l’Europa League o anche la Conference rimangono obiettivi importanti e alla portata dei biancocelesti. Per ripartire però serve una vittoria convincente contro una Salernitana di fatto condannata alla retrocessione. Saranno da valutare le condizioni di Romagnoli e Immobile, anche se preoccupano più le condizioni del centrale difensivo piuttosto che il capitano. Esce dalla lista dei lungodegenti Manuel Lazzari, tornato ieri in gruppo, mentre Provedel e Zaccagni ne avranno ancora per qualche settimana. In chiave futura intanto la Lazio ha rinnovato il contratto di Sana Fernandes, gioiello classe 2006 della Primavera biancoceleste, fino a giugno 2028. Per programmare il futuro e non dover parlare di ridimensionato sarà fondamentale qualificarsi per l’Europa. La rincorsa riparte venerdì all’Olimpico contro la Salernitana.

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Domenica 16 Giugno 2024
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