La Juventus aveva ragione su Bonucci? Da quando è arrivato a Berlino solo sconfitte
Nove partite, nove sconfitte. Potrebbe essere particolare per una neopromossa, anche se è già successo più di una volta. Diventa speciale quando la squadra in questione è l'Union Berlino. Arrivato in Champions League un'estate fa, sono arrivati giocatori di un certo calibro e importanza. Kevin Volland e Lucas Tousart sono elementi di esperienza e che potevano far comodo anche a tanti altri club. Kaufmann era in rampa di lancio e Diogo Leite un difensore più che discreto, che aveva moltissimo mercato solamente qualche anno fa, quando il Siviglia era a un passo dall'acquistarlo per 15 milioni di euro. I prestiti di Aaronson e Datro Fofana, rispettivamente da Leeds e Chelsea.
In più ci sono gli acquisti di Robin Gosens, dall'Inter, e Leonardo Bonucci, dalla lista gratuita dopo che la Juventus aveva dato il suo benestare. Insomma, una pletora di acquisti di livello senza cedere nessuno. Aggiungendo e non sottraendo dovrebbe verificarsi una situazione migliore, invece sono solo sei i punti finora racimolati, con sei sconfitte consecutive in campionato e tre in Champions League, da fine agosto a ora. Cioè proprio da quando è arrivato Bonucci. È chiaro che si tratti solamente di una coincidenza, perché l'ex juventino è entrato in campo solamente in cinque occasioni su nove - e sicuramente non è stato felice per l'esclusione contro il Napoli - però la vicenda incomincia ad avere contorni preoccupanti, soprattutto per lo stesso Union.
La domanda che però può sorgere è: la Juventus aveva ragione a privarsi di Bonucci così facilmente a un anno dalla scadenza? A parte le questioni economiche, c'è forse anche una questione tecnico-tattica da sviscerare, visto quando sta succedendo al club di Allegri. Lasciarlo sistematicamente in tribuna non era un'opzione valida, anche perché aveva un certo peso nello spogliatoio. Forse avere un'alternativa in più poteva essere interessante, ma poi quando avrebbe esordito Huijsen? Forse sono discorsi prematuri, ma è chiaro che la Juve voleva voltare pagina al netto di quanto poteva dare Bonucci in termini di valore calcistico.