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La Juve nel segno di un super Chiesa. E c’è spazio anche per l’esordio del gioiellino Dragusin

di Simone Dinoi
Fonte: inviato all'Allianz Stadium
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Quattro vittorie in cinque uscite in Champions League per la Juventus di Andrea Pirlo che supera con un netto 3-0 la Dinamo Kiev di Lucescu e andrà a giocarsi la possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale come prima classificata nel girone la prossima settimana al Camp Nou. A Barcellona servirà vincere con due gol di scarto realizzando almeno tre reti. Contro gli ucraini decisive le marcature di Cristiano Ronaldo, che fa 750 gol in carriera fra club e nazionale maggiore, del solito Alvaro Morata, alla sesta rete in cinque apparizioni stagionali nella massima competizione europea, e di Federico Chiesa, autore di una prestazione trascinante.

CHIESA VERSIONE SUPER - Il gol che ha stappato la partita dopo 20 minuti e un assist e mezzo per le reti dei compagni. Quella della fredda di Torino contro la Dinamo Kiev è stata sicuramente la versione migliore del Chiesa bianconero. E anche a detta di Andrea Pirlo la gara è stata un toccasana per il prosieguo della stagione dell’esterno: “Chiesa è un giocatore forte, è stato catapultato nella Juve e quindi ci vorrà un po’ di tempo per vederlo al top. Aveva bisogno di sbloccarsi e ha fatto una grande partita”. Ancora una volta schierato sulla destra come a Benevento, l’ex viola è apparso incontenibile in progressione per larghi tratti della gara dagli avversari oltre che generoso nei recuperi difensivi. In più, cosa che lo staff tecnico chiede con costanza, puntuale nel chiudere l’azione inserendosi in area di rigore come in occasione della rete firmata con una torsione da centravanti puro. Un bel segnale dunque del numero 22 in quell’Europa che non aveva mai conosciuto e che lo fa diventare sempre più un pilastro nei pensieri di Pirlo.

BENVENUTO DRAGUSIN - E al minuto 69 c’è stato anche spazio per l’esordio in Champions League di uno di quei ragazzi di cui si parla da anni in termini estremamente positivi. Radu Dragusin, difensore centrale classe 2002, nella serata di ieri ha avuto modo di farsi notare al grande pubblico con i primi passi mossi nell’Europa che conta. Dopo l’approdo in bianconero nel 2018 dalla formazione romena del Regal Sport Bucarest, e strappato alla concorrenza di big come Atletico Madrid e Paris Saint-Germain, il ragazzo si è imposto prima nell’Under 17 di Madama per poi fare il salto, lo scorso anno, in Primavera agli ordini di Zauli e strappare una manciata di presenze anche in Under 23. Adesso il salto in prima squadra con la possibilità di far parte sempre più delle rotazioni considerate le difficoltà fisiche di Giorgio Chiellini. Ieri intanto il primo respiro di calcio dei grandi, con sicurezza e autorevolezza. Che lascia ben sperare per il futuro, che, ne siamo certi, sarà dei più rosei.

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