Juve, vigilia di Empoli burrascosa: dalle risposte sul futuro ai messaggi di Allegri alla squadra
Non è solo il lunedì di Empoli dove la Juventus si gioca la terzultima partita della stagione. È anche il giorno del ritorno in campo della cocente delusione di Siviglia e della curiosità attorno alla reazione della squadra, è il giorno del terzo giudizio sul caso plusvalenze della Corte federale d'Appello che, con ogni probabilità, porterà il club bianconero a subire una nuova penalizzazione. Così la vigilia ha mostrato Allegri soffermarsi sul futuro e lanciare un messaggio diretto alla squadra e, nel dettaglio, a Szczesny.
Allegri passa la palla alla società sul suo futuro.
“Ho un contratto di due anni e rimango al 100% per quanto riguarda la mia scelta, poi io decido per me e non per gli altri”, così Massimiliano Allegri che non poteva non attendersi una conferenza stampa basata, quasi nella totalità, sul futuro suo e della Juventus. A maggior ragione dopo l’ennesimo obiettivo stagionale non centrato, ecco che, quantomeno pubblicamente, le discussioni sull’operato del club sotto la guida del tecnico toscano sono oggetto di pensieri e riflessioni. Le decisioni toccheranno a dirigenza e proprietà nelle prossime settimane, come più volte ripetuto dallo stesso Allegri: “Ho parlato con la proprietà e ho espresso i miei pensieri come faccio sempre quando si arriva a fine stagione. E poi quotidianamente mi confronto con Calvo e Scanavino. Parlare del futuro in questo momento non ha senso… Posso solo dire qual è la mia scelta, non sono nella testa degli altri. Bisogna vedere se l'anno prossimo la Juventus parteciperà o meno alle coppe, poi la dirigenza farà le sue valutazioni come è normale che sia”.
Burrascosa vigilia con messaggio diretto alla squadra.
In tutto questo c’è una stagione ancora da terminare con tre partite da affrontare, una delle quali questa sera in quel di Empoli. La vigilia, specie la conferenza stampa del tecnico livornese, però è stata tutt’altro che abituale. Diretto il messaggio lanciato a Szczesny, protagonista di alcune dichiarazione critiche sull’atteggiamento di Siviglia, e a tutta la squadra: “Quando si gioca dopo la partita bisognerebbe stare sempre zitti. Già faccio fatica io a parlare. A caldo si possono dire cose inesatte. Non so le parole esatte che ha detto, poi lui non conoscendo bene l’italiano magari ha sbagliato nell'uso dei termini. Quella di Cuadrado era una battuta…”. Dritto al punto Allegri, dichiarazioni che, ovviamente, non possono aver fatto piacere al portiere polacco sempre tra i più responsabili del gruppo nonché ben conscio dei reali obiettivi, negli ultimi anni mancati, della Juventus.