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Inter-Atalanta 2-2, le pagelle: Handanovic è il peggiore. Malinovskyi, sinistro da museo

di Marco Conterio
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INTER-ATALANTA 2-2
Marcatori: 5' Lautaro Martinez, 30' Malinovskyi, 38' Toloi, 71' Dzeko

Le pagelle dell'Inter (di Marco Conterio)

Handanovic 4.5 La carriera di Samir da Lubiana è una montagna russa. Quando finisce nel vortice, esce con la spada fuori dal fodero e quando pare in fiducia, respinge corto e male il tiro di Malinovskyi e regala il gol a Toloi. Graziato dal VAR: aveva colpe pure sul terzo.

Skriniar 5 Lascia a Malinovskyi lo spazio e il tempo del Martini con l'oliva. Specialità della casa: tiro da fuori e capolavoro dell'ucraino. Sul raddoppio è lui che sbaglia la linea e tiene in gioco Toloi.

De Vrij 6 Nella notte di Joshua contro Usyk per i pesi massimi, eccolo un altro scontro tra titani. Anticipi e fisico, incrocio di talenti e qualità: costringe il colombiano a giocar solo di sponda, seppur non disdegni.

Bastoni 5.5 Prende un giallo ingenuo all'inizio, poi di mestiere sugli avanti atalantini pure con una buona chiusura sull'amico e compagno di nazionale Pessina. (dal 57' Dimarco 6.5 Il milanese e interista Dimarco vive una partita a metà: prima del rigore fallito, spacca la gara in due. Poi perde la penna per metterci la firma)

Darmian 6 Parte con la gomma morbida: più forte di Gosens, una chicane dopo l'altra pare imprendibile. Poi finisce presto la benzina e da quella parte la Dea riconquista campo. (dal 57' Dumfries 6 Gran talento e grandi doti, tatticamente deve ancora inserirsi negli schemi di Inzaghi: sin dal suo ingresso, il tecnico e il suo staff lo inondano di indicazioni che raccoglie a singhiozzo)

Barella 6.5 Quinto assist, tutti su azione, e una partita di qualità a galleggiare tra le linee. Allarga il campo e pure le maglie dei due di centrocampo dell'Atalanta: uomo in più. (dal 90' Satriano sv)

Brozovic 6 Parte bene, poi rallenta, poi accelera, poi frena di nuovo. Meno appariscente di chioma e tatuaggi, però fa tanto schermo e i compagni si appoggiano alle sue bombole quando manca l'ossigeno.

Calhanoglu 5.5 Nell'uscita palla e nella verticale è quello che trova più spazi. Cerca qualche soluzione d'ingegno e fantasia ma sul più bello, negli ultimi trenta, non trova mai acuti. (dal 57' Vecino 6 Entra per dare più fisico e quantità al centrocampo nerazzurro, compresi i centimetri in area sui traversoni.)

Perisic 5.5 La sfida con Zappacosta è una continua e reciproca caccia alla volpe. Meglio con l'arma sguainata che con lo scudo sul volto. Da quella parte l'Inter va in crescente sofferenza.

Dzeko 7 Il bagaglio del dopo Lukaku è solo un antico ricordo. E' protagonista sul primo gol perché si trasforma in comprimario di fatica, è decisivo sul pari perché rapace. E sfiora pure il terzo. Centrale nel progetto Inter.

Martinez 7 Il gol che segna è un capolavoro di balistica, coordinazione, di quelli degni da finire nelle sigle della prima serata. Poi tanto cuore, corsa, ma meno precisione. (dall'81' Sanchez sv)

Inzaghi 6.5 Sa riconoscere le pecche della sua Inter e la trasforma con sapienza. Dà già l'impressione di conoscere vizi e virtù dei suoi giocatori e di capire il momento giusto per toglierli o per lanciarli nella corrida.

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Le pagelle dell'Atalanta (di Antonino Sergi)

Musso 6,5 - L'argentino viene subito punito dall'ex compagno al Racing Lautaro Martinez, non ha colpe sui due gol nerazzurri e si rende protagonista di alcune parate importanti come su Barella e Dimarco. Salvato dalla traversa in occasione del rigore.

Toloi 6,5 - Come sempre accompagna l'azione dell'Atalanta, su una delle tante proiezioni in zona offensiva trova anche il tap-in vincente che regala il momentaneo vantaggio alla Dea. Nervoso nel finale.

Demiral 5,5 - Rischia di rovinare la partita dell'Atalanta, come De Ligt contro Lautaro Martinez di qualche anno fa commette un ingenuità colpendo il pallone destinato a Dzeko allargando il braccio. Per sua fortuna Dimarco poi fallisce dagli undici metri. Fino a quel momento era stato quasi perfetto.

Palomino 6 - Riceve un cartellino giallo che poteva condizionare la sua partita, l'argentino marca da vicino Dzeko. In avvio di ripresa sfiora anche la gioia personale con un bel tuffo di testa. (Dal 70' Maehle 5,5 - Ha un ritmo ed un passo diverso a Dimarco che fa la differenza nella parta finale della sfida).

Zappacosta 6 - Spinge quando può lungo tutto il versante destro, approfitta di un Perisic che si vede poco in fase difensiva. Schierato anche da trequartista per una decina di minuti prima del cambio. (Dal 77' Pasalic sv).

Freuler 5 - Ritmi lenti, troppo compassato e poco lucido. Non una prestazione sufficiente quella del mediano svizzero che, pronti-via, si perde Lautaro Martinez che realizza il gol del momentaneo vantaggio.

De Roon 5,5 - Dopo il gol di Lautaro Martinez è l'olandese che suona la sveglia con un destro di un soffio a lato, cala alla distanza e nel secondo tempo soffre la dinamicità di Barella e Vecino.

Gosens 5,5 - Non è la solita scheggia impazzita lungo la corsia mancina, partita sottotono per il laterale tedesco che si limita a qualche compito di copertura. Si vede pochissimo.

Pessina 5,5 - In dubbio fino alla fine, gioca lui dall'inizio ma non è il miglior Pessina. Parte sul centrodestra, prova ad accentrarsi a trovare palloni giocabili ma combina poco. (Dal 63' Dijmsiti 6 - Entra per dare una mano in fase difensiva, qualche buona chiusura).

Malinovskyi 7,5 - Tritolo nel mancino, ispirato come pochi nel pomeriggio di San Siro. Protagonista assoluto della gara l'ucraino, quando ha spazio calcia e bersaglia la porta di Handanovic. Fa gol, e che gol, propizia il secondo e colpisce anche un palo. (Dal 63' Ilicic 6 - Entra bene in partita, ha anche una buona occasione).

Zapata 6,5 - Non calcia mai verso la porta di Handanovic ma è essenziale nella manovra offensiva della squadra di Gasperini, battaglia con i centrali nerazzurri e lavora di sponda favorendo Malinovskyi. (Dal 63' Piccoli 6 - Non è Zapata ma nell'unica occasione a disposizione manda il pallone in rete, per sua sfortuna interviene il VAR che annulla).

All. Gian Piero Gasperini 6 - La sua Atalanta è brava a rispondere al vantaggio nerazzurro, ricomincia a giocare ad alto ritmo e ribalta la sfida. Nel secondo tempo sembra in pieno controllo, toglie Malinovskyi e la Dea diventa più prevedibile. I cambi non danno quella marcia in più ma è il punto è di quelli importanti.

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