Il Cobra delle occasioni impossibili: chi è Soncin, il nuovo traghettatore del Venezia
Altro che deserti d'Africa, è Venezia la terra del Cobra. La Laguna è il primo porto dove Andrea Soncin inizierà la sua carriera da allenatore: prima collaboratore delle giovanili, poi nella Primavera, poi vice di Alessio Dionisi, poi guida della Primavera, da oggi è il traghettatore che proverà nell'impresa di tenere a galla il Venezia dopo l'esonero di Paolo Zanetti. In quella città e in quella squadra dove è cresciuto nelle giovanili ma dove non è mai riusciti a scendere in campo da professionista. Solo Primavera, in mezzo alle avventure alla Solbiatese, Cobra perché da calciatore era una prima e seconda punta velenosa. Di quelle da seconde palle, da occasioni vaganti, sporche.
Ecco il Cobra
L'opportunista degli ultimi metri ma anche capace di buoni spunti e giocate tecniche. Scriverà la storia dell'Ascoli, dove è il terzo marcatore della storia del club dietro a Campanini e Mercuri, insieme a Bierhoff. Adesso la grande occasione, o forse il primo porto di un nuovo percorso. Salvare Venezia e tenerla in Serie A. Dopo otto sconfitte di fila, con l'umore a terra, sembra un ponte sullo stretto in cerca di una nuova terra dove ripartire piuttosto che la razionale scelta per un rilancio di cuore, pancia e sangue. Però il Cobra è quello delle occasioni su cui nessuno si tuffa, che magari nessuno vede. E la salvezza è l'ultima a morire.