Le panchine 24/25: troppo presto per il Cagliari, tutto dipenderà dalla salvezza
Arrivati all'ultima pausa per le Nazionali prima dell'Europeo, tutti gli sforzi dei club italiani sono sul campo per quanto riguarda calciatori e staff tecnico, mentre il pensiero di chi siede negli uffici delle società va forzatamente alla programmazione della stagione 2024-25. Si parte dal ritiro, dalle amichevoli estive, ovviamente dal calciomercato, ma ancor prima dovrà esserci la decisione più importante dell'anno, quella che riguarda chi siederà in panchina e prenderà le decisioni più delicate nell'interesse di tutti: l'allenatore. E in Serie A, dopo qualche estate di calma, si rischia un domino interessantissimo anche ad alti livelli. Un discorso che per il momento non riguarda il Cagliari, totalmente concentrato sul centrare la salvezza: solo dopo si potranno affrontare discorsi relativi alla panchina, dove comunque siede già un tecnico stimatissimo da tutto il mondo del calcio.
Le cose formali - Per quanto riguarda il contratto, che sappiamo valere ben poco a questi livello, Claudio Ranieri è 'sereno' almeno fino al 30 giugno 2025, come ha ricordato lo stesso tecnico testaccino durante una recente conferenza stampa: "Ho sempre le idee chiare ma la cosa più importante è centrare la salvezza, non per me ma per tutta la Sardegna. Ho un altro anno di contratto. Io sto bene, ma fino a quando non ho raggiunto l'obiettivo non sono in pace. Sarà così anche adesso, devo restare freddo e asettico fuori".
Il futuro - E' chiaro ed evidente che con un allenatore di 73 anni non si possa fare una programmazione a medio-lungo termine. E' altrettanto evidente che dopo la miracolosa promozione dello scorso anno, una salvezza in questo darebbe a Ranieri un credito extra di cui non ha neanche bisogno. Il futuro insomma, dipenderà tutto dai risultati e dalla posizione in classifica della squadra al termine del campionato.
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