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Hellas Verona-Udinese 1-0, le pagelle: Silvestri muro insuperabile, Favilli decide il match

di Patrick Iannarelli
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Hellas Verona - Udinese 1-0: 57’ Favilli (Ver)

HELLAS VERONA

Silvestri 6,5 - Sempre attento e sulla traiettoria, diventa un cliente difficile per i bianconeri: due interventi decisivi nel primo tempo salvano il risultato. Nel finale ci mette sempre la mano, è diventato un valore aggiunto nello scacchiere di Juric.

Cetin 6 - Si propone quando c’è da alzare il ritmo in fase di costruzione, in difesa non ha moltissimo lavoro da svolgere. Quando può diventa pericoloso anche sui calci piazzati.

Gunter 6 - Si francobolla a Okaka e non lo lascia più andare. Tiene bene ogni giocata dell’attaccante dei friulani, soffre solo sui cross alti.

Lovato 6 - Gara di sacrificio, anche perché dalle sue parti arrivano i maggiori pericoli. Se la cava, anche se fa più fatica rispetto ai colleghi di reparto.

Faraoni 6 - Nella prima parte di gara non trova molti spazi e il gioco del Verona pecca in qualità. Juric gli chiede di stare più alto e da quel momento in poi gli scaligeri diventano più pericolosi. Entra nell’azione del gol di Favilli con una deviazione involontaria.

Tameze 6,5 - Si piazza sul confine e non fa passare nulla. Recupera tutto ciò che gli capita a tiro, spesso i bianconeri fanno fatica a sfondare dalle sue parti. (dal 90’ Dawidowicz s.v.).

Veloso 5,5 - Partita sottotono per il regista di Juric, spesso forza la giocata: nella ripresa è più concreto, ma deve mantenere alto il livello durante tutto il match.

Dimarco 6 -Fatica come Lovato sulla corsia mancina, ma non molla mai la presa. Spesso va in pressione per evitare il contropiede, ma la poca lucidità lo porta a sbagliare più del dovuto.

Barak 6,5 - Intelligenza tattica e gestione del pallone senza mai strafare. La giocata in profondità per Zaccagni dopo 6’ vale il prezzo del biglietto, sua l'azione che porta al gol che decide la partita.

Zaccagni 6,5 - Il dinamismo richiesto da Juric sta tutto nella prova del numero 20: quando sente la porta calcia in porta, quando trova lo spazio si inserisce con i tempi giusti e mette tanta paura all’Udinese. (dal 77’ Colley s.v.).

Di Carmine 5,5 - La fisicità dei tre centrali dell’Udinese lo fa soffrire più del dovuto. È costretto a velocizzare il gioco, sbagliando spesso i tempi e le misure. Esce per via di un problema fisico. (dal 40’ Favilli 7,5 - Non ha un buon impatto sul match, ma col passare dei minuti riesce a trovare gli spazi giusti. Gol da vero attaccante, si sblocca nel momento decisivo. Da quell'istante in poi diventa una spina nel fianco).

Ivan Juric 6,5 - Ci sono diversi indisponibili, ma continua a mettere in campo una squadra grintosa e con tanta cattiveria agonistica. Fa giocare bene i suoi, proponendo il solito calcio interessante.

UDINESE

Musso 6 - Il Verona calcia spesso in porta, soprattutto nella prima frazione: i tiri però sono abbastanza imprecisi, l’argentino non si fa mai sorprendere nei primi 45'. Su Faraoni ci mette i guanti, su Favilli può fare poco e nulla.

Becao 5,5 - In difesa non brilla moltissimo, ma diventa una mina vagante in attacco: sui palloni alti è sempre pericoloso, colpisce anche la traversa. Decisivo l'errore sull'azione del gol, Favilli lo anticipa con troppa facilità.

De Maio 6 - Con le buone e con le cattive prova a limitare gli attaccanti del Verona, portando a casa una buona prestazione. Come i compagni di reparto prova a creare qualcosa sui calci piazzati. (dal 79’ Nestorovski 5,5 - Una buona occasione non sfruttata, deve essere più concreto quando entra a gara in corso).

Samir 5,5 - L’insicurezza spesso lo porta a perdere un tempo di gioco in più: rallenta la manovra dei bianconeri soprattutto in fase di costruzione, Barak e Zaccagni lo capiscono e alzano la pressione.

Ter Avest 6 - Gara ordinata e senza mai strafare, quando gli capita il pallone prova a far ripartire la manovra sulla corsia di competenza: ma in casa del Verona non è mai semplice far gioco, soprattutto con Juric in panchina.

De Paul 6,5 - A volte sembra andare a rallentatore, ma quando accende l’interruttore il gioco dell’Udinese si illumina. Resta il più pericoloso dei suoi, la qualità non manca: spesso però predica nel deserto.

Arslan 6 - Non si vede molto, ma ogni giocata viene fatta con intelligenza e senza mai forzare la misura del passaggio. Buona prova, si sacrifica anche in fase di non possesso. (dal 61’ Ouwejan 6 - Buon approccio alla sfida, si rende pericoloso con una conclusione dalla distanza).

Coulibaly 6 - Si presenta con un errore evitabile, ma poi prende fiducia e riesce a rendersi pericoloso in diverse occasioni. Il pallone in profondità non sfruttato da Lasagna ha evidenziato anche le sue qualità in fase di ripartenza. Nel secondo tempo paga lo sforzo fisico e l'intensità cala.

Zeegelaar 6 - Dopo qualche minuto di indecisione alza il ritmo e prova a sfondare sulla corsia mancina, mettendo in difficoltà Lovato. (dal 61’ Forestieri 5,5 - Non ha un buon impatto sul match, sbaglia qualche tocco di troppo).

Lasagna 6 - Si sbatte dall’inizio alla fine, ingaggiando un bel duello con Silvestri: nonostante i tentativi la sfida a distanza viene vinta dall’estremo difensore dei gialloblù. Bene dal punto di vista dell'impegno, ma

Okaka 5,5 - Tanta corsa e sacrificio, ma non riesce a creare molti pericoli rispetto a Lasagna. Decisiva la marcatura da parte dei centrali del Verona, nel finale si divora un’occasione clamorosa.

Luca Gotti 5,5 - Il 3-52 può essere una soluzione tattica, ma non un modulo fisso da cui discostarsi soltanto in caso di risultato negativo. Mancano le alternative, da rivedere la gestione dei cambi.

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