Empoli, il disastro e poi la reazione. Con la Roma due facce della stessa medaglia
Andreazzoli lo aveva detto alla vigilia, per competere con le grandi squadre occorre una duplice combinazione: l'avversario deve giocare sotto il suo livello e l'Empoli non deve sbagliare nulla. Ecco, si può dire che nel primo tempo è avvenuto esattamente il contrario. Nonostante una partenza soddisfacente, col passare dei minuti l'Empoli è parso intimorito, sopraffatto dalla qualità tecnica della Roma. E ha cominciato a compiere errori che si sono rivelati decisivi.
C'è stato un terribile quarto d'ora in cui i toscani hanno compromesso la loro partita, non riuscendo ad arginare lo strapotere fisico e atletico (forse anche tattico) degli ospiti. La Roma ha giocato da grande squadra, concedendo agli azzurri solo le briciole. L'Empoli si è rannicchiato in un angolo, come un pugile in difficoltà. Ha incassato i colpi senza reagire.
Ma nel secondo tempo la reazione è stata encomiabile. Nonostante le quattro reti sul groppone gli uomini di Andreazzoli non si sono abbattuti, anzi hanno cercato fin dal primo minuto di raddrizzare una gara che sarebbe potuta finire con un passivo ancora più pesante. Le reti di Pinamonti e Bajrami hanno edulcorato il risultato, rendendolo meno amaro. E soprattutto hanno mostrato di nuovo un Empoli che sa giocarsela con tutti.