Dzeko e la Roma, fine annunciata. Prestigio Champions o ricca Premier?
Edin Dzeko non si ferma troppo in una squadra. Quattro anni a Wolfsburg, quattro e mezzo a Manchester. E anche la sua esperienza alla Roma sta terminando dopo quattro stagioni. Poteva-doveva avvenire con 12 mesi di anticipo, col Chelsea che aveva formulato un'offerta irrinunciabile per le casse del club considerata l'età del bosniaco, classe 1986. La volontà di rimanere a Roma ha cambiato lo scenario. E se vogliamo anche in positivo, vista la cavalcata fino alle semifinali di Champions League.
Quest'anno, con uno score deludente quanto quello della prima stagione (solo 8 reti in campionato) e un rinnovo a un contratto in scadenza nel 2020 che non ci sarà, è tempo dei saluti. Per la società è l'ultima occasione per guadagnare qualcosa e anche il bosniaco avrà l'occasione di un ultimo contratto importante in un campionato che conta. Restare in Italia o tornare in Inghilterra, sono le due soluzioni più accreditate: Londra lo chiama, stavolta sponda West Ham. Le prospettive: vivere in una megalopoli, giocare nel miglior campionato al mondo, avere un ingaggio da big. Ma senza la prospettiva di giocare in Champions. A differenza dell'opzione Inter, che gli darebbe la Champions ma non la titolarità. Dzeko sarebbe il centravanti d'esperienza in grado di alternarsi a Lautaro Martinez, senza fargli ombra e permettendogli una crescita senza troppa fretta.