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De Biasi: “Inter-Torino? Da tripla. Inzaghi costretto a mettere in campo l'undici migliore"

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Gianni De Biasi
Gianni De Biasi
© foto di Imago/Image Sport

Gianni De Biasi è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. De Biasi è un ex giocatore e attualmente allenatore della Nazionale dell’Azerbaigian. Da giocatore ha militato una stagione nell’Inter, 1975-76, e ha allenato il Torino a più riprese tra il 2005 e il 2008. Queste le sue parole in merito alla sfida fra nerazzurri e granata:

L’Inter appare in difficoltà, mentre il Torino ha avuto un inizio di campionato decisamente positivo, come vede queste due squadre?
“L’Inter è costruita per fare risultati di un certo tipo e quindi per provare a vincere il campionato. Per quanto riguarda il Toro di fare un campionato il più decoroso possibile. Se si guarda la classifica adesso il Toro è davanti di un punto, ma non credo che sarà così anche alla fine della stagione, allora le posizioni saranno invertite perché ci sono grandi differenze nello sforzo finanziario e sul piano del progetto. Credo che comunque il Torino abbia costruito una squadra ottima dal punto di vista strategico, della qualità e che sia incanalato per fare un percorso veramente interessante”.

Quali strategie questa sera potrebbero utilizzare Inzaghi e Juric/Paro?
“Juric e Paro daranno fiducia ai giocatori che ritengono che siano i più importanti per la squadra, mentre Inzaghi sarà costretto a mettere in campo la formazione migliore perché deve cercare di recuperare posizioni in classifica, anche se la strada è ancora lunga ma è meglio non perdere punti lungo il cammino. Ed è impegnato anche nel turnover che deriva dalla sconfitta in casa in Champions contro il Bayern per due a zero, che ci sta poiché i tedeschi sono veramente stratosferici, per cui cercherà di mettere in campo i giocatori che hanno recuperato meglio dal punto di vista fisico e psicologico dalla sconfitta di mercoledì e anche da quella di sabato scorso nel derby con il Milan”.

Come possono impostare la partita i tecnici?
“Non cambia molto, semmai cambia un po’ l’aspetto dal punto di vista delle disposizioni in campo perché le due squadre sono messe all’incirca alla stessa maniera. Poi dipenderà dagli interpreti in campo. Entrambe le squadre hanno una difesa a tre e tendenzialmente l’Inter due punte davanti e cinque centrocampisti, mentre il Toro ha quattro centrocampisti, due mezze punte e una punta. Però le due mezze punte fanno diventare sei i centrocampisti quando c’è da difendere. Sono sottigliezze che possono sfuggire ai più, ma l’occhio esperto può vedere molto meglio la partita, però bisogna vederla: non la si può immaginare”.

L’Inter segna parecchio, 11 gol in 5 partite, ma subisce anche molto, 8 reti, il Torino invece fa un po’ fatica a segnare, 6 gol, e ne ha subite 5, ma tre in un’unica partita dall’Atalanta. Quali criticità e punti di forza hanno queste due squadre in difesa e in attacco?
“Il Toro ha una difesa di ragazzi giovani, Buongiorno, Schuurs e Zima, che hanno il loro futuro davanti, invece l’Inter ha sicuramente giocatori più esperti perché de Vrij, Bastoni e Skriniar sono ormai delle certezze, mentre quelli granata sono delle realtà che si devono ancora consolidare, ma sicuramente hanno una strada da scrivere. Schuurs che è arrivato da pochissimo e il suo inserimento, che non era una cosa semplice e neppure scontata, è stato rapido e questo ha agevolato il Toro e dato una mano all’allenatore. Buongiorno è sicuramente un’alternativa importante e ha il futuro davanti perché è anche giovane, Djidji è affidabile, Rodriguez si è adattato al ruolo. Mi piace molto Lazaro a destra, Vojvoda è un giocatore interessante. Ilkhan per la giovanissima età che ha, 18 anni, ha dimostrato una grandissima personalità, Ricci, altro giovane, prima dell’infortunio era un titolarissimo ed è importante che sia stato recuperato Lukic perché è strategico per il gioco del Toro perché sa gestire il pallone e giocarlo nei momenti cruciali. Per l’inizio di stagione che ha fatto mi piace molto Vlasic, Radonjic avrà il tempo per inserirsi ancor meglio. E poi in attacco c’è la possibilità di scegliere fra Pellegri e Sanabria. Dell’attacco dell’Inter c’è poco da dire, parla da solo. Il problema di fondo dell’Inter è che agisce su tre fronti, campionato, Champions e Coppa Italia e disperde un po’ di più le energie e la concentrazione, ma dal punto di vista meramente tecnico c’è imbarazzo nel dire che il Toro possa giocarsela alla pari, ma il fatto che siamo qui a dirlo probabilmente è tutto merito della campagna acquisti fatta da Cairo e Vagnati e di Juric, al di là dei litigi che ci sono stati. Gli screzi per visioni diverse delle varie realtà ci stanno e ci cono anche nelle famiglie quotidianamente se non a ricorrenza settimanale, non starei quindi a puntare il dito su questo aspetto”.

Il possibile pronostico per Inter-Torino qual è?
“1, X, 2: la classica tripla. Sinceramente può vincere il Toro come l’Inter oppure venire fuori un pareggio con tre gol per parte”.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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