Da Lukaku a Renato Sanches, il mercato diesel della Roma. Solo Aouar è già in forma
Il mercato è alle sue battute finali e quello della Roma, mai come quello di quest’estate, può definirsi tribolato. Pronti via Tiago Pinto ha consegnato a José Mourinho Aouar, Ndicka, Llorente e Kristensen. Sembrava il preludio di una sessione di trattative pronta a chiudersi entro luglio, poi sono cominciati gli stalli. Oltre un mese senza arrivi, fino alla settimana di ferragosto che ha visto sbloccarsi le trattative Paredes e Renato Sanches, ma non ancora quelle per l’attaccante che hanno richiesto altri giorni. Poi i colpi Azmoun e Lukaku, ma tutti, chi per un motivo e chi per un altro, hanno bisogno di tempo per entrare a regime. L’unico che sembra già aver capito la Roma di Mourinho è Aouar, come visto anche nel secondo tempo di Verona, quando per poco non riapre da solo la partita. Agli altri servirà ancora tempo. Ndicka, per stessa ammissione dello Special One, non è ancora pronto perché deve capire il gioco giallorosso (da qui il motivo per cui nelle prime due gare ha giocato zero minuti). Paredes e Renato Sanches sono indietro nella condizione dopo un’estate da esuberi al Psg.
E se l’argentino ha evidenziato i suoi limiti contro la velocità dei trequartisti dell’Hellas, il portoghese è già fermo ai box per un guaio muscolare. Tornerà dopo la sosta, quando è atteso anche Azmoun, sbarcato a Roma con un guaio al polpaccio che li ha fatto saltare gran parte della preparazione con il Bayer Leverkusen. Da capire, invece, quali saranno le condizioni di Lukaku, finito ai margini del Chelsea e ad allenarsi con le giovanili. Difficile che prima di inizio novembre possa aver recuperato la sua forma migliore. Diverso il discorso per Kristensen e Llorente, atleticamente ok, ma in difficoltà con gli accorgimenti tattici del nuovo gioco di Mourinho. Insomma, alla Roma servirà tempo per ingranare, con la speranza a Trigoria che tutte queste scommesse possano portare ai frutti sperati.